ROMA – “Ricordo un momento preciso in cui mi sono accorta dello stigma per il mio essere sovrappeso: era il 2018 e partecipavo al Festival di Sanremo, durante una delle mie esibizioni avevo un vestito scollato molto simile a quello indossato da Michelle Hunziker, che presentava la serata. Fecero un meme in cui da una parte c’ero io, che in quel periodo della mia vita ero molto abbondante, e dall’altra Michelle: la scritta che lo accompagnava era ‘Quando lo ordini su Wish e quando ti arriva a casa’. Volevano sottolineare il fatto che fossi gonfia, grossa. Devo dire che quella cosa mi ferì molto, non come artista, perché io lavoro con la mia voce, ma come persona. E per me quello fu un campanello d’allarme, perché per la prima volta mi sono ‘vista’ e mi sono accorta che forse volevo vivere il mio corpo in una maniera diversa”. Lo ha raccontato la cantante Noemi, che tra pochi giorni sarà in gara al Festival di Sanremo, intervenendo oggi a Roma alla conferenza stampa di presentazione della campagna ‘Perdere peso non dipende solo da te. Il tuo corpo può fare resistenza’, promossa da Lilly e realizzata con il patrocinio dell’associazione pazienti Amici Obesi Onlus. L’iniziativa si è svolta nello Spazio Fare della Stazione Termini.
“In quella immagine- ha proseguito Noemi- ho visto la mia sofferenza e ho visto che quel corpo rappresentava tutto ciò che non volevo vedere e non volevo affrontare. Quello è stato il primo passo verso me stessa, perché mi sono accorta che volevo rappresentare una cosa diversa. Al di là dell’inclusività, un tema importantissimo, c’è il tema della salute, che è ancora più importante. Un corpo sano ci fa vivere in una maniera molto più produttiva e ‘sincera’. Per me è stato fondamentale il percorso psicologico: non si pensa mai al rapporto che si può avere con il cibo, che è una grande coccola ma alle volte diventa una grande prigione, perché nel nostro corpo si innescano delle reazioni chimiche per cui diventiamo dipendenti e ‘appresentiamo’ quella che è una coccola come una grande dipendenza”. Quello della cantante, quindi, che in un anno e mezzo ha perso 15 chili grazie ad una dieta, ad un allenamento mirato e ad un percorso di psicoterapia, è stato un lavoro di consapevolezza: “Sono partita dal guardarmi allo specchio e dire ‘io non voglio essere così’- ha confidato la cantante- volevo allineare la mia mente al mio corpo, che è la mia casa, come dicevano gli antichi saggi. Perché è vero: il corpo è il tempio dell’anima”. Fondamentale per Noemi, dunque, il percorso psicologico, perché attraverso questo “riusciamo a capire dove sono le nostre ferite e a curarle, perché molte volte, attraverso il cibo e attraverso un ‘corpo grande’- ha aggiunto- è come se quasi si volesse resistere alle avversità. Nel mio caso la consapevolezza e il guardarmi mi hanno aiutato tantissimo. Spesso infatti ci guardiamo allo specchio, ma senza guardarci davvero, per non vedere quello che ci fa stare male”, ha concluso.
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