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A Milano l’ottava edizione de ‘La Ripartenza, liberi di pensare’, la kermesse di Nicola Porro


MILANO – Con un’intervista ‘personale’ al presidente della Camera Lorenzo Fontana, preceduta dalla ‘benedizione’ video del presidente del Consiglio Giorgia Meloni è conclusa a Milano l’ottava edizione dell’evento “La Ripartenza, liberi di pensare”, una rassegna ideata da Nicola Porro, direttore e fondatore del sito nicolaporro.it, svoltasi nel proscenio di Palzzo Castiglioni, in corso Venezia.

I due ospiti illustri hanno quindi chiuso una giornata che si è dipanata attraverso dibattiti con alcuni dei maggiori protagonisti economici del paese che, insieme ad altri importanti ospiti hanno discusso sul ruolo degli investimenti stranieri in Italia, sulla sfida di coniugare innovazione e tradizione, sull’impatto della transizione energetica, e, infine, sugli interventi messi in campo dal Governo Meloni e le misure in cantiere per far ripartire il paese.

Come osserva la stessa Meloni, infatti, “la Ripartenza ha un obiettivo totalmente condivisibile”, ossia quello di “provare a raccontare temi complessi e rappresentare quello che nel nostro Paese funziona. È l’Italia che si rimbocca le maniche e che lavora”. Per la Premier, infatti, “le persone seguono chi offre prodotti innovativi e vuole ascoltare opinioni concrete e controcorrente, attraverso una lettura vera e non filtrata”, mentre il mondo della comunicazione “sta cambiando rapidamente e la politica deve tenerne conto. Stiamo affrontando dossier importanti per l’economia del Paese”. Come ha rimarcato Meloni, c’è infatti “un governo che cerca di dare il massimo per far esprimere il potenziale delle imprese”, con “l’export dell’Italia e il tasso di occupazione sono a livelli record, e lo spread che è ai minimi: quello che non penso sia accettabile è il tentativo di alcuni di remare contro a danno di tutti gli italiani”. Ecco perché “la battaglia che stiamo cercando di condurre è quella per un’Italia in cui il cittadino non abbia paura del fisco, della giustizia e della burocrazia. Sono necessari, pertanto, dei contrappesi adeguati altrimenti il sistema crolla”. 

La mattinata si è aperta con una diretta speciale: una Zanzara nella Zuppa, l’irriverente lettura dei giornali a cura di Nicola Porro e Giuseppe Cruciani, ideatore e conduttore della Zanzara. Si è poi svolta una tavola rotonda sul tema degli investimenti stranieri. Come ha osservato il presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, Marco Hannappel, “gli investimenti stranieri sono molto importanti per il nostro Paese” e “le multinazionali sono un asset fondamentale per le filiere”, dunque “è importantissimo attrarre investimenti e trattenerli e far sì che chi resta si integri con le imprese presenti, sviluppi il territorio e le piccole e medie imprese, esporti il Made in Italy e diventi ambasciatore di cosa significa essere investitori in Italia”. 

Innovazione e tradizione sono stati, invece, gli argomenti trattati nel secondo panel. Per l’amministratore delegato di TIM Pietro Labriola ci troviamo in un contesto di mercato globale che, tuttavia, “è disciplinato da regole diverse e questo- ha spiegato- rende difficile innovare”. Un’altra questione per Labriola riguarda il rischio che i dati di aziende strategiche siano posseduti da compagnie straniere. “Sul fronte consumer- ha affermato l’ad di Tim- servono stesse regole per tutti mentre lato aziende è necessario creare sistemi di data center in cui le chiavi di crittografia siano in mano ad attori nazionali”. 

Ospite della rassegnaanche l’amministratore delegato di FS Treni Turistici Italiani e il direttore generale della Fondazione FS Luigi Cantamessa, che ha illustrato l’ottimo stato di salute dei treni storici e “turistici italiani. “C’è una grande voglia d’Italia nel mondo e- ha detto- c’è voglia di treno per motivi di sostenibilità”. D’altronde, “cosa c’è di meglio di un piccolo treno che va nella provincia italiana e porta ricchezza?”, si è chiesto Cantamessa. “Questo è quello che fanno i treni turistici, riprendendo tutto il parco storico, riallestendo nuove carrozze con materiali sostenibili, completamente rinnovate e fatte in Italia. Ci sono le grandi città e poi c’è tutta l‘Italia dei borghi, con la rete delle Ferrovie dello Stato che ci può portare dalle Alpi fino all’interno della Sicilia”. 

Dopo un lecture della giornalista e conduttrice televisiva Giorgia Venturini, è intervenuto Guido Bertolaso, Assessore al Welfare della Regione Lombardia con cui si è parlato di nuova frontiera tecnologica in ambito sanitario. “L’innovazione più importante che ho a cuore – ha detto – riguarda un approccio nuovo rivolto a tutto il personale sanitario. L’attenzione, la cura e la tutela devono essere massime per cercare di rispondere a tutte le esigenze. Voglio impostare un nuovo rapporto medico-paziente che sia davvero basato sull’umanizzazione della medicina. In questo contesto, le tecnologie vanno utilizzate nel miglior modo possibile e dobbiamo essere in grado di saperle gestire e sfruttare. Per me oggi la priorità è affrontare il disagio dei giovani. Non possiamo basarci sulle migrazioni per risolvere il problema dell’inverno demografico. È un processo che deve avere un orizzonte di cinquant’anni. Bisogna investire sui nostri giovani con un progetto di lungo periodo”. 

A seguire, la giornata è proseguita con con una tavola rotonda sul tema Energia, che ha visto la partecipazione dell’ad di Ansaldo Nucleare, Daniela Gentile, del direttore italiano di Enel Nicola Lanzetta e di Claudio Descalzi, ad di Eni. Gentile ha osservato come in ambito di energia nucleare “Le tecnologie hanno fatto numerosi passi avanti dopo l’incidente di Fukushima”, dunque “aprire un capitolo sull’energia nucleare in Italia può essere immaginabile, sempre se si adotta un approccio orientato a un utilizzo ridotto”. Una strada percorribile anche per Lanzetta, secondo il quale “verso la transizione energetica oggi è importante avere un approccio pragmatico e continuare a spingere verso le fonti rinnovabili, che hanno un costo molto competitivo e contemporaneamente- ha specificato- guardare con attenzione alle nuove tecnologie nucleari, per rendere il nostro mix sempre più equilibrato”. 

Più di ampio respiro la riflessione di Descalzi, che guarda al futuro energetico europeo con un po’ di preoccupazione, a meno che non si inverta la rotta, a prescidere dalla competizione globale e da eventuali cambi di politiche economiche, come quello paventato da Donald Trump. “Non possiamo- ha detto l’ad di Eni- pensare di poter cambiare le cose senza investimenti e norme adeguate. Siamo un’azienda quotata e interloquiamo con gli investitori. Se fino ad alcuni anni fa la domanda riguardava gli investimenti Esg, da qualche tempo a questa parte le priorità sono cambiate. Trump avrà certamente un’incidenza significativa nella spinta ad aprire la strada verso energie diversificate. L’Europa negli ultimi anni ha modificato l’offerta senza considerare che la domanda rimane prevalentemente orientata al fossile. Il problema dell’Europa è la riduzione della crescita e Trump può cambiare molto poco in questo senso”. 

Sulla questione energentica è intervenuto anche l’ad di Axpo Italia Simone Demarchi: “La situazione tra Russia e Ucraina- ha sottolineato- è estremamente critica per l’Europa. Dopo due inverni piuttosto miti, che ci avevano fatto pensare che i prezzi fossero stabili, è bastato un inverno più rigido per far lievitare i costi. È quindi fondamentale trovare un accordo che permetta di alleviare la pressione sul mercato del gas. In questo contesto, credo che l’Europa farebbe un grande passo in avanti se riuscisse a dotarsi di infrastrutture più autonome e indipendenti”. In questo contesto, il direttore generale di Renexia Spa Riccardo Toto ha accennato all’universo delle rinnovabili, che in un quadro generale come quello attuale può rappresentare una concreta alternativa. Ad esempio “L’eolico offshore- ha detto- è un’opportunità interessante per favorire il mix energetico e garantire l’indipendenza energetica del nostro Paese. Intendiamo costruire una filiera nazionale con pragmatismo e concretezza al di là degli estremismi e degli approcci ideologici”. 

I giornalisti Annalisa Chirico, Alessandro Sallusti, Mario Giordano e Luigi Bisignani sono poi intervenuti in un panel dal titolo “2 anni di governo Meloni”, al quale ha fatto seguito l’esibizione del Placentia Gospel Choir. L’appuntamento è stato poi chiuso dall’intervista al presidente della Camera, che ha parlato della sua interpretazione del ruolo istituzionale. “Penso che abbiamo bisogno comunque di fare in modo che certi ruoli siano considerati il più possibile punti di riferimento”, ha osservato Fontana, rispondendo a chi osserva una sua poca partecipazione al dibattito politico. “Io poi ho chiaramente un partito e ci sono talmente tanti bravi ministri sottosegretari, vari esponenti e governatori… che non serve che parli io”. D’altronde, “sono stato nominato presidente della Camera e devo cercare di fare in modo che il lavoro della camera va vada in una determinata maniera in cui tutti possono sentirsi rappresentati, perché un’altra cosa che si capisce poi ogni tanto guardando quello che succede nel mondo è che la democrazia non va data per scontata”, e “perché funzioni servono delle istituzioni che funzionano”. 

Da qui, l’interpretazione ‘neutrale’ della carica. “Non è facile perché lavoro abbastanza complicato perché poi tutti ti tirano da una parte dalle altre e fai come l’arbitro, e l’arbitro bravo è quello che scontenta un po’ tutti”.

Hanno partecipato alla rassegna, inoltre, Regina Corradini D’Arienzo, amministratore delegato e direttore generale di SIMEST; Stefano Lucchini, chief institutional affairs and external communication officer Intesa Sanpaolo; Giovanni Colavita, chief executive officer Colavita USA; Marco Cerrato, partner Maisto e Associati; Maria Vittoria Santarelli, growth chief of Staff Eight Sleep; Franco Loro Piana, CEO e founder di Sease e Federico Palazzari, CEO Nemo Lighting. L’ufficio stampa dell’evento è stato curato da Ital Communications. 

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