Sabato 8, sempre a Ifrane e nella identica location del primo appuntamento, è prevista l’esibizione di Stéphan Masserano, giovane chitarrista che il giorno successivo, domenica 9 febbraio, suonerà all’Université Euro Méditerranéenne de Fès. Il programma per tutte e due le date prevede le musiche di Mauro Giuliani, Niccolò Paganini e Mario Castelnuovo-Tedesco.
A Ifrane lunedì 10 e a Fès martedì 11 febbraio si esibisce il duo tutto al femminile composto da Lorenza Baldo al violoncello e Martina Consonni al pianoforte. Il festival si conclude mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio con il violino di Julian Kainrath e il pianoforte di Giorgio Lazzari che prima a Ifrane e poi a Fès, sempre all’interno delle due università marocchine che hanno già ospitato gli altri protagonisti del Festival, eseguiranno le di Giuseppe Tartini, Niccolò Paganini e Camille Saint-Saëns.
Il festival viene organizzato dall’Ambasciata d’Italia, dall’Istituto Italiano di Cultura di Rabat e dal Cidim (Comitato Nazionale Italiano Musica) con la collaborazione della Fondation Esprit de Fés, Al Akhawayn University, Université Euro Méditerranéenne de Fès e Conservatoire Régionale de Musique et d’Art Chorégraphique de Fès-Mèknes. “Straordinari talenti, vincitori di premi, si sono esibiti in Italia e in un numero elevato di paesi all’estero, nonostante la giovane età sono conosciuti, stimati e con grandi potenzialità di crescita professionale e artistica. Sono questi i musicisti sui quali la nostra associazione investe da anni perché migliorino, maturino e portino avanti nel mondo la tradizione musicale italiana. Tornare in Marocco, dopo l’esito estremamente positivo del primo festival del 2024 è importante, perché offre continuità al lavoro del Cidim e permette di rendere ancora più saldi i rapporti in essere con le istituzioni italiane qui in Marocco e con le comunità locali, che ringrazio per l’ospitalità”, spiega il presidente di Aiam (Associazione Italiana Attività Musicali) e vicepresidente del Cidim, Francescantonio Pollice.
“Una collaborazione e un’amicizia proficue quella tra l’Istituto Italiano di Cultura a Rabat e il Cidim che si traducono in eventi come questo Festival organizzato in due città estremamente recettive dal punto di vista culturale, posti dove la musica italiana viene studiata, seguita e ascoltata sempre con grande curiosità. Siamo certi che i sei giovani musicisti interpreti degli otto concerti tra Ifrane e Fès sapranno rubare l’attenzione che meritano, contribuendo in modo efficace a fare capire al pubblico di cosa è capace un talento italiano”, conclude Carmela Callea, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura a Rabat.
Maggiori informazioni sul sito del Cidim www.cidim.it.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it