Nel rapporto “Mal’Aria di città”, Legambiente presenta le città italiane con il maggior inquinamento atmosferico. Frosinone e Milano le peggiori
L’inquinamento atmosferico colpisce ancora. Nel 2024 ben 25 città hanno registrato livelli di PM10 superiori a quelli consentiti dalla legge. L’anno precedente erano solo – si fa per dire – 18.
È la fotografia scattata da Legambiente nel rapporto “Mal’Aria di città” che analizza la qualità dell’aria e i livelli di inquinamento di 98 città italiane capoluogo di provincia.
La situazione peggiore, per il secondo anno consecutivo, si registra a Frosinone dove la concentrazione di polveri sottili nell’aria ha superato la soglia di sicurezza per 70 giorni.
Seguono Milano, con 68 giorni con aria inquinata, e Verona con 66. Fuori dal podio, seppure per un pelo, Vicenza con 64 giorni e Padova con 61.
Classifica a parte, in diverse città italiane l’aria che respiriamo è a dir poco inquinata. Una situazione preoccupante soprattutto in vista delle nuove regole europee che a partire dal 2030 abbasseranno i livelli di polveri sottili consentiti.
Secondo Legambiente ad oggi ben il 70% delle città italiane è fuori dai parametri di riferimento dell’Unione europea del 2030. Più nel dettaglio, 71 città su 98 sarebbero fuorilegge per il PM10 e il 45% per il biossido d’azoto.
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