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Giornata mondiale contro il Cancro, nel 2024 in Italia 390mila nuove diagnosi di tumore


ROMA – Nel 2024, in Italia, sono state stimate 390mila nuove diagnosi di tumore, dato che rimane stabile rispetto agli ultimi due anni. A questo quadro si affiancano segnali incoraggianti: il tasso di mortalità tra i giovani adulti (20-49 anni) è in calo, con una riduzione del 21,4% nelle donne e del 28% negli uomini. Un altro aspetto positivo è l’aumento costante del numero di persone che vivono dopo una diagnosi oncologica, che oggi raggiunge i 3,7 milioni. Inoltre, la metà dei pazienti colpiti dalla malattia ha prospettive di guarigione con un’aspettativa di vita paragonabile a chi non ha mai affrontato un tumore. La metà dei cittadini che si ammalano oggi è destinata a guarire, avendo la stessa attesa di vita di quanti non hanno sviluppato un tumore. Tutti insieme, questi pazienti sono ‘uniti’ per consapevolezza, prevenzione e assistenza ma ‘unici’ per storia e vissuto personali.

#UnitedByUnique è il tema della Giornata Mondiale contro il Cancro, che si celebra ogni anno il 4 febbraio con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare azioni da parte dei governi e della collettività per migliorare l’accesso alle cure. In questa occasione, il Gruppo ‘La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere’ ha riunito per il terzo anno consecutivo i rappresentanti delle 46 associazioni dei pazienti oncologici e onco-ematologici, presenti sul territorio nazionale con oltre 190 sedi, aderenti al progetto e delle forze politiche, che hanno rinnovato il loro impegno nel sostenere i diritti dei pazienti e rendere attuative istanze e rivendicazioni portate avanti dal Gruppo, che opera instancabilmente da oltre dieci anni di concerto con una Commissione tecnico-scientifica, l’Intergruppo parlamentare ‘Insieme per un impegno contro il cancro’ e Intergruppi consiliari regionali, per mettere in campo proposte fattibili e sostenibili con l’obiettivo di migliorare la salute e la qualità di vita dei malati e la presa in carico globale della persona affetta da neoplasia.

In sintonia con il tema dell’odierna Giornata Mondiale, il Gruppo pone la persona con tumore al centro della cura e la sua storia al centro del dibattito.

‘Il racconto unico delle storie dei pazienti ci emoziona perché ha il potere di avvicinarci tutti a viaggi personali unici e ogni storia è un messaggio di speranza- ha affermato la presidente di Salute Donna Odv e coordinatrice del Gruppo ‘La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere’, Annamaria Mancuso- per questo è fondamentale che chi riceve una diagnosi di tumore possa dire la sua e far sentire la propria voce’.

‘In questo senso- ha proseguito- siamo perfettamente allineati al tema di questa Giornata Mondiale contro il Cancro e abbiamo incentrato l’odierno incontro proprio partendo dalle storie dei pazienti. Numerosi studi evidenziano l’importanza di tener conto di ciò che pensano e sentono le persone con tumore, per arrivare a cure più efficaci e che garantiscano una migliore qualità della vita. La partecipazione attiva dei pazienti presuppone competenze specifiche: per questo abbiamo promosso un Corso di perfezionamento dedicato alle associazioni aderenti al Gruppo in collaborazione con l’Università di Pavia’.’Il coinvolgimento delle associazioni nei processi decisionali in ambito sanitario è un grande risultato- ha inoltre evidenziato Annamaria Mancuso- ottenuto soprattutto grazie all’impegno di tante associazioni e alla sensibilità dei parlamentari che ci hanno supportato in questo lungo cammino che oggi è approdato al testo di legge della manovra di Bilancio 2025, insieme ad altre istanze sulle quali il Gruppo ha lavorato in questi anni’.

Il cancro è più di una diagnosi clinica, è una questione profondamente personale. Dietro ogni diagnosi si cela una storia umana unica fatta di dolore, guarigione, resilienza, amore e molto altro. È per questo motivo che un approccio alla cura incentrato sulla persona, che integri appieno le esigenze specifiche di ciascun individuo, con compassione ed empatia, porta a migliori risultati di salute.Cuore emozionale dell’evento di oggi, ospitato nella sede di Palazzo Wedekind a Roma, sono state le storie di Annamaria (Salute Donna Odv), Gianluca (Melanoma Day), Barbara (Oltre la ricerca Odv), Daniela (Walce) e Riccardo (Fondazione Città della Speranza) che con il proprio personale ed emozionante racconto hanno testimoniato la forza, il coraggio e la ricchezza del vissuto di ciascun paziente.’Nella Giornata Mondiale contro il cancro- ha sottolineato l’onorevole Vanessa Cattoi, membro V Commissione Bilancio e coordinatrice alla Camera dell’Intergruppo ‘Insieme per un impegno contro il cancro’- corre l’obbligo di ricordare l’importanza di ascoltare i bisogni socio-sanitari dei malati ed intervenire in sede legislativa per garantire le migliori soluzioni. Questo è il lavoro che portiamo avanti per tener fede alle 12 priorità contenute nell’Accordo legislativo sottoscritto e che intendiamo rispettare e portare avanti con lavoro quotidiano e costante impegno’.

‘Espressione di questo lavoro- ha poi ricordato- sono gli emendamenti approvati nell’ultima manovra di Bilancio, grazie alla sinergia tra i parlamentari dell’Intergruppo e le rappresentanze di tutte le associazioni che fanno parte del Gruppo ‘La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere’. Abbiamo dimostrato oggi, ancora una volta, che stare uniti per la battaglia contro il cancro non ha colore quando la politica decide di porre al centro le esigenze dei pazienti’.

C’è ancora molto da fare: le sfide future sono numerose, così come gli ostacoli e le lacune da superare per garantire un migliore accesso alle cure, ridurre le disuguaglianze e trovare un equilibrio tra umanità nell’assistenza, progresso scientifico e sostenibilità.’In occasione del World Cancer Day- le parole del senatore Guido Quintino Liris, membro V Commissione Permanente Bilancio e coordinatore al Senato dell’Intergruppo- voglio esprimere il mio pieno impegno e quello dell’Intergruppo ‘Insieme per un impegno contro il cancro’ che ho il privilegio di coordinare in Senato, assieme a quello profuso dal Gruppo ‘La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere’, con cui lavoriamo a fianco dei pazienti che rappresentano una risorsa fondamentale nella lotta contro le malattie neoplastiche. Queste associazioni non rappresentano soltanto una voce per chi affronta il tumore, ma anche un faro per noi legislatori, un aiuto nell’identificare le priorità e le sfide che dobbiamo affrontare’.’La nostra politica deve essere al servizio delle persone- ha continuato- e, in particolare, di chi sta vivendo la propria battaglia contro il cancro, delle loro famiglie e dei caregiver. Il ruolo dell’Intergruppo parlamentare è quello di accendere i riflettori su questi temi, per poi lavorare tutti insieme e senza sosta per porre al centro il paziente, garantendo ascolto, supporto e trovando soluzioni legislative efficaci per abbattere le disuguaglianze affinché ogni cittadino, ovunque viva, possa ricevere cure tempestive e di qualità’.

La seconda parte della conferenza stampa ha ospitato una Tavola rotonda dedicata a due temi fondamentali: la qualità di vita delle persone con tumore e il ruolo delle associazioni dei pazienti nei processi decisionali in ambito sanitario. In particolare, quest’ultimo aspetto è stato al centro delle attività di advocacy portate avanti dal Gruppo negli ultimi anni, contribuendo all’approvazione di un emendamento nella legge di Bilancio 2025-2027. Insieme ad altre proposte sostenute dal Gruppo ‘La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere’, questo risultato riflette l’impegno delle 46 associazioni che ne fanno parte.’La salute- ha commentato Stefano Moriconi, capo segreteria tecnica, ministero della Salute- è un bene da difendere non solo alla luce dei diritti garantiti a livello costituzionale ma anche attraverso azioni quotidiane che, con un approccio integrale orientato a riconoscere la centralità della persona, puntano a migliorare la qualità della vita e della salute dei pazienti. In questo contesto, assume un ruolo importante l’istituzione del Registro unico delle associazioni della salute (Ruas), che prevede la partecipazione attiva degli enti del Terzo settore nei processi decisionali istituzionali in ambito sanitario’.

L’attenzione verso le esigenze dei pazienti è in costante crescita e coinvolge sempre più attori del settore, ma restano ancora in secondo piano numerosi aspetti legati alla vita quotidiana delle persone con tumore, spesso sottostimati. Inoltre, i percorsi diagnostico-terapeutici risultano ancora frammentati e manca frequentemente un approccio basato sulla presa in carico da parte di un team multidisciplinare.’Carenza di strutture adeguate, minimizzazione dei tempi di visita, attese spasmodiche, burocratizzazione delle attività mediche, visione economicista dell’assistenza sanitaria, assoluta incomprensione del fatto che spendere in salute non è una perdita ma un investimento: il mondo politico- è intervenuto il presidente emerito del Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri (Cipomo), Alberto Scanni- deve prendere contezza di questa realtà e comprendere che al di là della buona volontà degli operatori, le cose non possono migliorare se non si mette al primo posto il bene Salute’.’La ricerca ha fatto passi da gigante e la personalizzazione delle cure è diventata la via maestra: l’interdisciplinarietà diventa giocoforza la carta vincente e l’approccio alla malattia deve essere frutto di confronti tra specialisti di vari settori. Ma anche questo- ha concluso- presuppone un’attenzione particolare da parte dei decisori, ripensando a investimenti corposi in strutture e organici’.La Giornata Mondiale contro il Cancro è un evento internazionale promosso dalla Union for International Cancer Control (Uicc) che riunisce persone di tutto il mondo per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e della lotta al cancro in modo proattivo e costruttivo.

Per ulteriori informazioni, www.worldcancerday.org.
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