| S. MARINELLA – In questi giorni l’Ufficio Tributi del Comune si è trasferito all’interno della nuova sede municipale di via Cicerone. L’operatività degli sportelli è pertanto nuovamente assicurata e per informazioni o prenotazione di appuntamenti, si può consultare il sito internet istituzionale del Comune. Il trasloco dalla sede di Lungomare Marconi, preventivato da tempo, si è svolto nell’arco di due giorni, limitando al massimo i disagi e l’interruzione del servizio a favore dei cittadini e degli utenti. E’ stato compiuto un ulteriore e quasi conclusivo passo verso la riunificazione di tutti gli uffici operativi e amministrativi aperti al pubblico all’interno del municipio. Al termine dell’anno scolastico in corso, sarà possibile procedere anche alla definitiva trasformazione dell’ala dell’edificio di via Cicerone dove sono ancora allestite alcune aule che ospitano gli allievi della scuola Centro. Anche gli interventi di restyling di questo istituto scolastico saranno ultimati con il definitivo rientro nei locali, completamente ristrutturati, di tutti i bambini della scuola dell’infanzia e primaria. I locali, tornati nella disponibilità dell’amministrazione, saranno pertanto adatti per accogliere l’ufficio anagrafe che sarà l’ultimo a traslocare dalla palazzina di Lungomare Marconi dove si prevede di trovare spazi idonei a per ospitare il Comando di Polizia Locale. Si va dunque perfezionando il progetto che ha portato, per la prima volta nella sua storia, il Comune a possedere una enorme sede municipale realmente accessibile a tutti cittadini, al personale amministrativo e agli utenti. “Un’altra scommessa che con determinazione abbiamo vinto – commenta il sindaco Tidei – iniziata con il progressivo risanamento dei conti pubblici che ha permesso all’amministrazione di acquistare il complesso immobiliare di via Cicerone. Ora vorrei ricordare ai residenti, senza ombra di rimpianto, di come, solo poco più di sette anni fa, nei vetusti edifici comunali, gli impiegati lavoravano, in caso di pioggia, con gli ombrelli aperti nelle stanze, senza contare l’onere di dover impiegare risorse economiche per pagare costosi canoni di affitto non avendo sufficienti spazi per ospitare tutti gli uffici pubblici”. |
