ROMA – I soldati nordcoreani sono nuovamente al fronte nel Kursk, al fianco dell’esercito di Mosca. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, smentendo le precedenti informazioni secondo cui le truppe di Pyongyang sarebbero state ritirate a causa delle pesanti perdite subite.
Secondo il New York Times, fonti statunitensi e ucraine avevano riferito che le forze nordcoreane erano state allontanate dal fronte alcune settimane fa. I servizi segreti sudcoreani stimano che la Corea del Nord abbia inviato in Russia circa 11mila soldati, subendo perdite significative: almeno 300 morti e 2.700 feriti. Zelensky, però, sostiene che il numero dei caduti nordcoreani sia ben più alto, fino a 4mila. Il presidente ucraino ha denunciato che le truppe nordcoreane sono tornate a combattere e hanno partecipato a “nuovi assalti” in territorio ucraino. Stando alle sue dichiarazioni, negli scontri recenti sarebbero stati eliminati “centinaia di soldati russi e nordcoreani”.
Today, I received a report from the Commander-in-Chief on the situation in the Donetsk and the Kursk regions.
In the areas of the Kursk operation, new assaults have taken place—Russia has once again deployed North Korean soldiers alongside its troops.
A significant number of… pic.twitter.com/kDJcb22UFZ
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) February 7, 2025
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