ROMA – Rispetto ai problemi che si sono verificati sulla rete ferroviaria, per la parte relativa ai cantieri “si poteva fare meglio sulla comunicazione”, e quindi “stiamo pianificando una campagna informativa che, cantiere per cantiere e tratto per tratto, informerà quali sono i disagi che i passeggeri incontreranno e in quale periodo dell’anno, e anche sui biglietti ci saranno effetti”, più in generale “tutta la comunicazione di Ferrovie terra conto di questi aspetti”. L’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, Stefano Antonio Donnarumma, lo dice rispondendo alle domande nel corso della sua audizione alla commissione Trasporti della Camera sulle prospettive del Gruppo Ferrovie dello Stato e sullo stato e le criticità del servizio e della rete ferroviaria.
“Niente di drammatico- garantisce Donnarumma- ci saranno disagi su alcune tratte e in alcune settimane, le linee non saranno mai precluse ma saranno meno efficienti, con dei prolungamenti sulla durata del viaggio, ma niente che impedisca alle persone di spostarsi, soprattuto se lo organizzano in base a questa programmazione”. Congestioni e problemi “non tanto a causa del cantieri PNRR ma per mettere in sicurezza tratte che hanno bisogno di interventi per la messa in sicurezza, e la sicurezza è il nostro mantra”, dice l’ad FS.
100 MILIARDI DI INVESTIMENTI IN 5 ANNI
Il gruppo FS prevede nei prossimi cinque anni circa 100 miliardi di investimenti complessivi tra tutte le attività del gruppo. “Di questi circa il 62% sono concentrati sulla infrastruttura di rete”. “Più di 60 miliardi impattano sulla infrastruttura di rete ferroviaria nei prossimi 5 anni. Investimenti che si dividono al loro volta circa in due metà”, spiega Donnarumma, “una parte dedicata alla manutenzione straordinaria e a tutte le attività necessarie a garantire la funzionalità e la sicurezza, una parte di sviluppo con la realizzazione di nuove linee, sia tratte pendolari che alta velocità”.
“E’ indubbio che la densità dei cantieri sulla nostra infrastruttura sia quanto di storicamente più elevato si sia visto da decenni, questo per la sovrapposizione dei cantieri PNRR e altre necessità di manutenzione. Facciamo tutto per fare la nostra parte anche se io da ingegnere avrei pianificato gli interventi in maniera diversa. Parlo dell’indicare RFI come soggetto attuatore per i 25 miliardi di investimenti. Si sarebbe potuto fare altrimenti se si fossero divisi in una parte Alta velocità e una parte relativa al rifacimento di infrastrutture esistenti. Questo avrebbe limitato le difficoltà e apportato migliorie con un effetto diretto sulla rete. Ma la forma europea non consentiva questa soluzione e ci si è dovuto concentrare sullo sviluppo di nuove infrastrutture”.
“La contemporaneità dei cantieri sta portando a una congestione e se si devono svolgere tutti i cantieri contemporaneamente non si riesce nemmeno a trovare copertura in termini di personale e anche di materiali”, dice Donnarumma, tutto ciò “con i costi tutti cresciuti per la guerra in Ucraina e altro, impattando su queste tematiche”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it