A partire dalla prossima primavera, in Francia, saranno avviate delle perquisizioni agli zaini degli studenti, per cercare di reprimere qualunque tentativo di violenza armata a scuola
La Francia ha un problema con la violenza nelle scuole. L’ultimo caso registrato è avvenuto a inizio mese a Bagneux, dove uno studente di 17 anni è stato accoltellato presso il suo liceo. Da qui la decisione della Ministra dell’Istruzione francese, Élisabeth Borne, di istituire delle perquisizioni a sorpresa degli studenti.
L’annuncio della Ministra dell’Istruzione
“Spero che, con il prefetto, il procuratore e il rappresentante dell’Istruzione nazionale, potremo organizzare regolarmente controlli delle borse all’ingresso degli istituti” così la Ministra Élisabeth Borne ha annunciato alla stampa francese la misura per contrastare il dilagare della violenza nelle scuole della Francia. La Ministra ha poi specificato che queste perquisizioni saranno effettuate da “agenti delle forze dell’ordine, poiché ciò non rientra nelle prerogative del personale dell’istruzione”.
Les violences au sein et aux abords des établissements scolaires doivent cesser, aucune arme ne doit circuler !
Des contrôles réguliers de sacs seront organisés devant certains collèges et lycées dès le printemps par les forces de l’ordre, en lien avec le préfet, le procureur… pic.twitter.com/SLeQEdbWDm
— Élisabeth BORNE (@Elisabeth_Borne) February 21, 2025
La modifica al codice dell’istruzione
Oltre alle perquisizioni, la ministra ha anche espresso la volontà di modificare il codice dell’istruzione attualmente in vigore in Francia, proprio a causa dell’utilizzo, sempre più diffuso, di armi da taglio tra i giovani. Con la modifica del codice se uno studente verrà trovato in possesso di un’arma da taglio in una scuola, lo studente in questione “comparirà sistematicamente davanti a una commissione disciplinare“. Finora questa pratica era a discrezione del capo dell’istituto, perciò l’intenzione è quella di unificare la direttiva, in modo che sia applicata in modo omogeneo in tutta la Francia.
L’episodio nel liceo di Bagneux
L’annuncio della ministra Borne giunge dopo l’ennesimo caso di violenza perpetrato in una scuola di Francia. A inizio febbraio uno studente di 17 anni è stato accoltellato nel cortile della sua scuola a Bagneux, nel dipartimento dell’Hauts-de-Seine. La vittima è ora fuori pericolo e le autorità hanno catturato il responsabile dell’attacco, uno studente di 20 anni, che frequentava lo stesso istituto della vittima e che subito dopo l’aggressione era fuggito. Dopo poco era stato rintracciato dalla polizia e arrestato insieme a un altro studente che lo aveva aiutato a fuggire. Al momento, però, le circostanze e il movente dell’attacco rimangono sconosciute.
Dispiegamento delle forze di polizia vicino alle scuole
Nella regione della Seine-Saint-Denis, nei primi mesi dell’anno, sono stati stanziati circa 100 agenti di polizia, dispiegati in via prioritaria presso 21 istituti (14 scuole superiori e 7 scuole medie) sempre a causa di episodi di violenza che hanno avuto come protagonisti gli studenti. Uno di questi episodi ha riguardato uno studente quindicenne del terzo anno, che è stato picchiato vicino alla sua scuola secondaria Angela-Davis a Bobigny.
Le “classi staffetta”
Un altro progetto che la Francia porta avanti per combattere la violenza nelle scuole, perpetrata dagli studenti, è il cosiddetto metodo delle “classi staffetta”. Si tratta di un percorso scolastico ad hoc rivolto agli studenti che si sono resi protagonisti di violenza e per questo sono finiti davanti a un consiglio disciplinare e magari sono anche stati espulsi. Per cercare di recuperare questi giovani vengono organizzate queste classi speciali dal personale dell’Istruzione Nazionale e dagli educatori della giustizia minorile, per cercare di riportare gli studenti sulla retta via.
Pour éviter que les jeunes tombent dans la violence, il faut réagir dès les premiers signaux !
Les dispositifs de « classe relais » organisés par des personnels de l’Education nationale et des éducateurs de la protection judiciaire de la jeunesse sont une réponse pour remettre… pic.twitter.com/tTCwnhEGd6
— Élisabeth BORNE (@Elisabeth_Borne) February 21, 2025
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