La deputata del Pd, componente della Commissione Ambiente: “Questo dimostra quanto la protezione della natura e dell’ambiente siano considerati dal nostro governo. Eppure, senza natura non c’è vita e non c’è neanche l’economia”.
Anche Eleonora Evi aggiunge la propria voce alle critiche rivolte al governo Meloni, ‘reo’ di non aver inviato alcun esponente istituzionale ai tavoli della COP16 in corso a Roma. Nella sede della FAO, insieme ai delegati di vari governi dei Paesi mondiali partecipanti, sono infatti presenti solo alcuni rappresentanti tecnici del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Un fatto inaccettabile anche per la deputata del Partito democratico.
“Io trovo scandaloso che, con un momento di riunione internazionale come la COP, che si sta tenendo proprio a Roma, non ci sia la presenza degli esponenti di più alto livello del governo e del Parlamento italiano. I lavori si stanno svolgendo qui a Roma, in seconda battuta dopo quelli in Colombia, e si sta discutendo su come risolvere la crisi di biodiversità e di natura che stiamo vivendo” – ha spiegato a TeleAmbiente Eleonora Evi – “Quest’assenza è un po’ la cifra di questo governo che fa carta straccia della natura e della biodiversità. Si continua a ignorare il problema, ma la scienza ci ricorda che senza la natura e senza la biodiversità, mancano i servizi ecosistemici fondamentali: acqua pulita, aria pulita, suolo fertile. Tutto questo ci garantisce la sicurezza alimentare, lo stiamo dando per scontato ma al tempo stesso lo stiamo distruggendo. Senza tutto questo, non c’è vita e non c’è neanche l’attività economica“.
“Quando la presidente del Consiglio Meloni si è presentata al Paese dicendo che lei vorrebbe difendere la natura e l’ambiente con l’uomo dentro, vuol dire una sola cosa: significa che difenderà, come sta facendo, solo ed esclusivamente le attività economiche. A cominciare da quelle più inquinanti” – ha aggiunto la deputata del Pd, che fa parte anche dell’VIII Commissione Ambiente – “Tutto questo, a disprezzo di un’azione che vada a tutela della biodiversità così come è scritto nella nostra Costituzione. Tutto questo è scandaloso, così come il nostro ministro dell’Ambiente abbia nominato, e messo all’interno del tavolo per la strategia sulla biodiversità al 2030 del nostro Paese, esponenti che guardano soprattutto al mondo lobbistico e corporativo, quando avremmo dovuto scegliere interlocuzioni e soggetti che guardano al mondo della società civile e al mondo della protezione della natura“.
“Tutto questo è sintomatico di una assoluta mancanza di interesse, da parte del governo, nel voler portare avanti politiche di questo tipo” – ha concluso Eleonora Evi – “C’è una miopia incredibile, e meno male che là fuori, almeno, ci sono la scienza e i cittadini, a cominciare dai giovani, che cercano di ricordare tutte le lacune e le mancanze di questo governo“.
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