ROMA – A tre anni e mezzo dal ritiro dei contingenti della Nato a cui è seguito il ritorno al potere dei talebani, in Afghanistan la situazione umanitaria resta estremamente complessa per milioni di persone. Il Paese paga gli effetti di disoccupazione, insicurezza e cambiamenti climatici. Su tutto questo, pesa ancora di più il fatto che le donne siano state “cancellate” da ogni ambito, dalla scuola al mondo del lavoro. Al loro fianco resta la società civile, alleata preziosa anche per il sostegno alla campagna internazionale contro l’apartheid di genere, in una fase segnata peraltro dai tagli agli aiuti allo sviluppo disposti dagli Stati Uniti di Donald Trump.
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