L’associazione Riaccendi il Sorriso ha condotto un’indagine tra i giovani proprio per sottolineare la correlazione tra disturbi del sonno e l’abuso dei device tecnologici
L’uso eccessivo di smartphone e altri strumenti digitali negli adolescenti può causare disturbi del sonno. Lo rivela uno studio effettuato dall’Associazione Riaccendi il Sorriso su un campione di più di 100 adolescenti di età compresa fra i 14 e i 18 anni delle scuole della provincia di Lucca. Il 28% degli adolescenti utilizzano il computer nell’ora prima di andare a dormire, mentre i ragazzi che utilizzano lo smartphone in quell’orario sono il 92,4%.
Addormentarsi e svegliarsi
I giovani mostrano problemi nell’addormentarsi e nello svegliarsi: più del 70% del campione fa fatica a svegliarsi nelle prime ore del mattino, Il 20% dorme male, il 30% dorme poco. Infine il 17% degli adolescenti intervistati ha bisogno di molto tempo per addormentarsi, da 30 minuti fino ad arrivare ad oltre 60.
Sonno e device tecnologici
Ma in che modo l’utilizzo eccessivo dei dispositivi influisce sul sonno? Lo ha spiegato la Dottoressa Rosaria Sommariva, Presidente dell’Associazione Riaccendi il Sorriso, ospite di CrescimiTu su TeleAmbiente: “Pensate che nei giovani si parla addirittura di insonnia digitale, perché stare tante ore davanti allo schermo è come prendere tanti caffè. Questo perché, dagli schermi che utilizziamo, viene emessa una luce, viene chiamata luce blu ed è una luce che distrugge la melatonina che noi produciamo. Ma la melatonina oltre ad essere un rilassante naturale è un importantissimo regolatore del ciclo del sonno”.
Dormire di più
Un adolescente dovrebbe dormire almeno otto ore a notte, ma ormai questo accade raramente e le conseguenze sono numerose. La dottoressa Sommariva ha spiegato che i giovani spesso chattano durante la notte, stanno svegli fino a tardi e poi c’è il problema del vamping, ossia il navigare sui social media tutta la notte: il 36% ne è vittima. “Questo determina un malessere generalizzato, un minor rendimento scolastico, disturbi dell’apprendimento, disturbi dell’appetito, disturbi dell’umore, un aumento dell’aggressività. Un adolescente dovrebbe dormire almeno 8 ore e questo non accade più, perché vanno tutti a dormire molto tardi, con una frammentazione del sonno e una qualità del sonno compromessa”.
Il sonno è collegato alla salute
Dormire bene e a lungo fa bene alla salute ma aiuta anche a prevenire alcune malattie, come spiega ancora la presidente di Riaccendi il Sorriso: “Durante la notte il nostro cervello elimina le tossine e rimuove i prodotti di scarto metabolici, si parla infatti di cervello spazzino. Durante il giorno, quando siamo svegli, si accumulano nel sistema nervoso rifiuti neurotossici che vengono rimossi poi durante il sonno profondo e questa rimozione è importantissima, addirittura è legata alla prevenzione di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer”.
L’Associazione Riaccendi il Sorriso
L’associazione Riaccendi il Sorriso nasce per sensibilizzare sul tema dell’abuso dei dispositivi tecnologici nei ragazzi e per rispondere a un bisogno medico e sociale. “Nasce dall’osservazione dei miei pazienti – ha spiegato Sommariva – io ho visto bambini con cui lavoro da sempre cambiare negli anni. Sono diventati più agitati e coloro che dormono durante il giorno sono iperattivi. È quasi un effetto paradosso, perché se noi adulti dormiamo male, durante il giorno siamo molto stanchi e abbiamo sonnolenza, invece i bambini sono veramente molto agitati e mostrano sempre più difficoltà a mantenere l’attenzione”.
Educazione a scuola
Secondo Sommariva a scuola si dovrebbe prevedere anche l’insegnamento di educazione del sonno, in modo che gli studenti possano comprendere l’importanza del sonno per il loro sviluppo cognitivo, emotivo e fisico. “Sarebbe opportuno proporre lezioni di educazione alla salute, inserire per esempio il tema del sonno come parte di una disciplina già esistente, per esempio durante le lezioni di educazione fisica. Le lezioni potrebbero trattare la fisiologia del sonno, quindi spiegare le varie conseguenze della carenza di sonno sul rendimento scolastico, sull’umore e sulla salute mentale”.
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