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Bagnaccio verso la riapertura entro l’estate

Bagnaccio, compiuto un ulteriore passo avanti verso la riapertura entro l’estate dell’area termale. Ieri, infatti, si è riunita la commissione che dovrà decidere l’assegnazione della sub-concessione mineraria che consentirà di gestire lo sfruttamento del giacimento di acqua termominerale del Pozzo del Bagnaccio. Sul tavolo le proposte degli 11 operatori che hanno partecipato alla manifestazione d’interesse, avviata lo scorso luglio dal Comune. Nessun bando di gara. L’amministrazione, infatti, ha scelto di assegnare la concessione attraverso una procedura negoziata, modalità che consente di velocizzare l’iter per l’aggiudicazione. La commissione, insediata ieri, ha il compito di verificare la documentazione amministrativa fornita dalle 11 società e di valutare le proposte dal punto di vista sia economico che tecnico. Il valore della concessione è stimato in 538mila e 650 euro e la gestione del Bagnaccio sarà affidata a chi avrà presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa, in base al rapporto qualità-prezzo. Nel contratto, con cui sarà concesso lo sfruttamento del giacimento termominerale, sono fissate sia la portata massima possibile di emungimento dell’acqua, pari a due litri al secondo, che la durata fissata al 31 dicembre 2027. L’individuazione di una nuova gestione del pozzo del Bagnaccio permetterà di sanare la ferita che si era venuta a creare nel maggio del 2021 dopo la chiusura dell’area termale. Uno stop dovuto a una serie di controversie e contestazioni mosse dall’allora amministrazione comunale nei confronti della società che gestiva il sito. Il Comune contestava incongruenze di tipo amministrativo, rispetto a quanto previsto nel contratto, e di carattere urbanistico per abusi edilizi riferiti ad alcune strutture che erano state realizzate per fornire servizi ai numerosi fruitori delle pozze. Le pozze del Bagnaccio, infatti, erano molto note e frequentate da appassionati delle terme provenienti da tutta Italia e da turisti stranieri. A presiedere la commissione giudicatrice l’ingegner Marco Casciano (commissario interno), insieme a due commissari esterni: il geologo Gianluigi Giannella e la dottoressa Cinzia Perugini. Tempistica quindi rispettata dall’amministrazione comunale, come da dichiarazione dell’assessore Stefano Floris il quale, interrogato in merito durante una seduta consiliare, aveva affermato che tra fine febbraio-inizio marzo si sarebbe proceduto ad assegnare la concessione. Entro l’estate quindi gli estimatori delle benefiche proprietà delle nostre acque termominerali potranno tornare a immergersi nelle vasche del Bagnaccio. Una riapertura, tanto attesa e auspicata, che si innesta anche nell’ottica di implementare l’offerta e lo sviluppo del settore termale viterbese.

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