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Allarme dei logopedisti, il 10% dei bambini in età scolare ha problemi linguistici

Il 10% dei bambini in età scolare ha difficoltà linguistiche, che possono variare da un semplice ritardo del linguaggio o difetti di pronuncia, fino a disturbi dell’apprendimento più complessi, è l’allarme lanciato dai logopedisti

I logopedisti mettono in guardia sulle difficoltà di linguaggio riscontrate nei bambini. Circa il 10% dei bambini in età scolare, infatti, ha difficoltà linguistiche di vario genere, che passano da ritardo del linguaggio o difficoltà di pronuncia, per arrivare a problematiche più complesse. Si tratta di circa un milione di bambini e ragazzi.

Il manifesto promosso dall’Atlas Think Language First

Il dato emerge dal manifesto promosso dall’Atlas Think Language First, che evidenzia come la mancata presa in carico di un iniziale disturbo possa precludere lo sviluppo del potenziale del bambino fino alla limitazione linguistica. Il Manifesto è stato approvato da oltre 60 organizzazioni di logopedisti e chiede una maggiore attenzione al linguaggio e maggiori interventi per uno sviluppo sano dei piccoli.

Problemi quando si cresce

Le gravi difficoltà linguistiche possono essere associate a problemi comportamentali, abbandono scolastico, problemi di salute mentale, disoccupazione e persino criminalità. Ad esempio, si legge nel manifesto, nel Regno Unito il 60% dei giovani delinquenti ha un disturbo del linguaggio. Inoltre le difficoltà linguistiche non supportate comportano costi sbalorditivi per i sistemi sanitari e giudiziari. Si stima che il mancato miglioramento delle vulnerabili competenze linguistiche dei bambini inglesi di 3 anni, costi alla società 330 milioni di sterline più avanti negli anni.

Le 5 best practice dei logopedisti

Il manifesto propone 5 best practice con cui agire per tempo nello sviluppo del linguaggio dei bambini:

  1. favorire l’incontro reale con l’ambiente limitando l’utilizzo di strumenti digitali e tecnologie
  2. promuovere un tempo libero di qualità e di interazione
  3. includere il linguaggio e l’interazione sociale fra gli stili di vita sani
  4. arricchire l’ambiente di stimoli
  5. valorizzare i logopedisti come professionisti in grado di curare il disturbo del linguaggio e promuovere un contesto ambientale favorevole.

Giornata europea della logopedia 2025

Questi cinque concetti chiave sono anche al centro della Giornata europea della logopedia 2025 che si celebrerà il prossimo 6 marzo, per sottolineare l’importanza della figura dei logopedisti, ma anche per abbattere il rischio di barriere comunicazionali e definire politiche che promuovano l’interazione tra linguaggio e ambiente.

La Federazione dei Logopedisti Italiani

In occasione della Giornata europea della logopedia la Federazione dei logopedisti italiani (Fli) dal 3 al 7 marzo apre le proprie linee telefoniche a cittadini e pazienti dalle ore 15 alle ore 17 al numero 3452754760. Inoltre il 6 marzo si terrà un webinar aperto a tutti i cittadini.

Il ruolo dell’ambiente ricco di stimoli

Come logopedisti – spiega Tiziana Rossetto, logopedista e presidente della Fli – sottolineiamo da sempre il ruolo cruciale dell’ambiente, ricco di stimoli, strutturato, come fonte per l’acquisizione di vocaboli, parole, esperienze. Tutto questo, integrato a stimoli visivi e sonori, contribuisce a favorire lo sviluppo e il mantenimento delle competenze comunicative che, a loro volta, sono un fattore chiave per la salute della persona”.

I consigli della logopedista

Ospite di CrescimiTu, il programma di TeleAmbiente dedicato all’infanzia e all’adolescenza, la logopedista pediatrica Silvia Lusetti ha presentato il suo libro “Dai Giochiamo a parlare”. Il libro è pensato per essere uno strumento pratico per i genitori e che possa rispondere alle numerose domande e preoccupazioni dei genitori nei confronti dei loro figli.

Linguaggio con modalità e tempi diversi

Il linguaggio preoccupa molto i genitori, soprattutto se non avviene nei tempi più o meno stabiliti. Il punto è che ogni bambini impara a parlare con modalità e tempi diversi. La logopedista Lusetti ha spiegato quali sono gli errori che gli adulti non devono commettere: il linguaggio non è una prestazione e la strategia corretta non è di ricattare il bambino, ma spronarlo con le migliori strategie.

L’articolo Allarme dei logopedisti, il 10% dei bambini in età scolare ha problemi linguistici proviene da Notizie da TeleAmbiente TV News.

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