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Il tribunale di Viterbo “salva” dai debiti una famiglia di Sutri

Il tribunale di Viterbo salva dai debiti una famiglia di Sutri cancellando il 64% dei 320.000 euro di passivo a causa di truffe subite e malattia. Questa è la storia di Roberto e Anna. Nel 2005, l’uomo acquista la sua abitazione a Sutri, contraendo un mutuo trentennale. All’epoca è celibe e può contare sul suo stipendio da impiegato pubblico e sul sostegno della famiglia d’origine. Ma le cose cambiano velocemente. Il mutuo diviene sempre più difficile da pagare. Gli interessi aumentano con il tasso variabile e le spese di vita crescono. Nel 2010 i due si sposano e due anni dopo nasce la loro prima figlia. Nel dicembre 2011, la famiglia subisce una grave truffa: nel tentativo di cambiare l’auto, l’uomo si rivolge a persone che si presentarono come venditori affidabili. In realtà riescono a sottrargli l’auto e 3.000 euro senza mai consegnare il veicolo promesso in cambio. Il colpo di grazia arriva nel 2013 quando Roberto viene colpito da una grave emorragia interna che lo costrinse a un lungo ricovero ospedaliero. Per quasi due anni non può lavorare regolarmente e percepisce uno stipendio ridotto. Con i debiti accumulati e le rate del mutuo arretrate, nel 2013 Roberto cerca una soluzione con la banca, sottoscrivendo un piano di rientro che lo impegna a versare 1.600 euro al mese, una cifra insostenibile considerando che il suo stipendio è di poco superiore. Nel 2020, per cercare di riequilibrare i debiti, i coniugi decidono di rinegoziare il mutuo con un’altra banca del Lazio. L’uomo accende a un nuovo prestito da 155 mila euro, e la moglie firma come garante. Nel 2023 la banca dichiara la decadenza del beneficio del termine e avvia l’esecuzione immobiliare sulla casa di famiglia. Il pignoramento porta all’avvio dell’asta giudiziaria con la vendita programmata per novembre 2024. Quando tutto sembrava perduto, i coniugi decidono di affidarsi ai professionisti diLegge3.it. Grazie al supporto ricevuto, presentano istanza al Tribunale di Viterboper accedere alle procedure previste dalla legge contro il sovraindebitamento, attraverso la liquidazione controllata. Lo scorso 7 febbraio il giudice accoglie la richiesta con una sentenza che dichiara aperta la loro procedura, che permetterà di cancellare oltre il 64% del loro debito. In questo modo alla coppia viene garantito di trattenere la parte dello stipendio necessario per il sostentamento della famiglia, mentre per i prossimi tre anni verseranno solo 550 euro al mese. La casa verrà venduta dalla procedura e tra 3 anni potranno ottenere l’esdebitazione totale. «Dopo anni di sacrifici e angoscia, ora possono guardare al futuro con speranza – ha dichiarato Gianmario Bertollo di Legge3.it – Grazie alle normative contro il sovraindebitamento, questa famiglia potrà tornare a vivere».

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