ROMA – “Lavinia e Giulia sembrano divise da un filo sottilissimo”. Con queste parole all’agenzia Dire Antonella Zavini, mamma di Giulia Capraro, vittima di omicidio stradale, ha voluto portare la sua solidarietà a Lara, mamma di Lavinia Montebove, la piccola rimasta gravemente disabile dopo esser stata investita nel parcheggio dell’asilo nel 2018 a 16 mesi.
La donna lancia un appello alla magistratura, perchè anche sul processo Montebove, partito dal Tribunale di Velletri e ora in corte d’Appello, incalza sempre l’ombra della prescrizione. Tempi che “preoccupano”, come nel suo caso: dopo 21 mesi dalla tragedia di sua figlia, Antonella non ha ancora saputo nulla e al tribunale di Velletri non ha un’udienza fissata. “Sono molto preoccupata”, conclude.
In Corte d’Appello intanto per il procedimento sul caso della piccola Lavinia – che ha visto in primo grado condannate la maestra Francesca Rocca a due anni e 6 mesi di reclusione e Chiara Colonelli, l’investitrice, a un anno con la sospensione della patente per un anno – l’udienza è stata fissata il 27 marzo.
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