ROMA – Israele taglierà l’elettricità – e quindi anche la fornitura di acqua corrente – a Gaza nel tentativo di forzare la mano ad Hamas, nel mezzo di negoziati multilaterali sempre più caotici sul fragilissimo cessate il fuoco.
Non sono chiare le possibili conseguenze della decisione israeliana sui i 2,3 milioni di residenti del devastato territorio palestinese, anche perché in molti usano generatori a gasolio per produrre energia. Ma secondo gli esperti i due impianti di desalinizzazione funzionanti sarebbero stati costretti a chiudere, riducendo la già scarsa fornitura di acqua. Avrebbe problemi anche l’impianto di trattamento delle acque reflue, o almeno ciò che ne resta.Annunciando la direttiva, Eli Cohen, ministro dell’energia israeliano, ha affermato che Israele avrebbe utilizzato “tutti i mezzi disponibili … per garantire il ritorno di tutti gli ostaggi israeliani” e che Hamas non sarebbe rimasto a Gaza dopo la guerra.Hamas ha ovviamente risposto accusando Israele di “inaccettabile ricatto a buon mercato, dopo aver privata Gaza di cibo, medicine e acqua”.
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