Il primo modulo si è tenuto in autunno in numerosi Paesi dell’Ue. L’edizione italiana si è svolta a Roma, con la partecipazione di 20 reporter e operatori dell’informazione nella redazione dell’agenzia Dire. Del nuovo momento formativo, con il confronto tra giovani colleghi selezionati di tutte le nazionalità, parliamo con Carlo Corazza, direttore del Parlamento europeo in Italia. “Ora”, dice, “a questi ragazzi spetta il compito di capire a fondo il processo decisionale europeo, un tema complesso e peculiare rispetto al funzionamento degli Stati-nazione”.

Tra i focus della due giorni ci saranno il processo di voto all’Europarlamento e i meccanismi alla base del lavoro della Commissione. Previsti laboratori e momenti di confronto su giornalismo e comunicazione, con incontri e testimonianze di deputati e rappresentanti del Parlamento europeo. “Bisognerà approfondire i grandi dossier tematici”, spiega Corazza, “tra cui digitale, intelligenza artificiale, lotta alla disinformazione, mercato interno digitale, Green deal europeo e tutte le questioni ad esso correlate, a partire dalle auto a combustione”.

In evidenza, secondo il direttore, anche “la lotta all’immigrazione illegale, il conflitto tra Russia e Ucraina e la grande instabilità che sta creando la reazione di Israele agli attentati del 7 ottobre 2023”. Rispetto a tutto questo, sottolinea Corazza, è importante inquadrare “che ruolo può avere l’Ue”, anche nel contesto della legislatura inaugurata dopo le elezioni per il Parlamento europeo del 2024. Il direttore evidenzia: “Abbiamo bisogno di persone che cerchino in buona fede la verità e che vogliano comunicare in maniera esatta e precisa cosa succede”. Secondo Corazza, “questa è la base della democrazia liberale”, perché “se il cittadino non può informarsi in maniera corretta sulla base di fatti reali e informazioni verificate, anche il suo voto sarà falsato e questo inciderà sulle fondamenta della democrazia”.

Non a caso, conclude il direttore, “al Parlamento europeo diciamo sempre che i giornalisti sono le prime sentinelle della nostra libertà”. Al modulo di Bruxelles del 17 e 18 marzo parteciperanno i reporter e i content creator selezionati tra quelli che hanno frequentato i corsi che si sono tenuti nei diversi Paesi europei, in Italia dal 26 al 28 settembre nella redazione dell’agenzia Dire a Roma, con il contributo del service di produzione audiovisiva Total EU. Le proposte formative sono state curate da docenti ed esperti di diritto, politica e comunicazione dell’Ue.

Tra i temi approfonditi, anche con incontri e testimonianze di eurodeputati, le istituzioni europee e i valori democratici, il ruolo dell’Europarlamento e il lavoro delle redazioni sull’attualità comunitaria, i rischi di manipolazione delle notizie e le sfide del fact-checking. Per le richieste di informazioni sull’iniziativa in Italia, anche in vista di nuove opportunità, può essere utilizzato l’indirizzo e-mail dedicato: formazionegiornalistiue@agenziadire.com.
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