Martedì 11 marzo alle 10:30, a Roma, si terrà la manifestazione nazionale organizzata dalle principali sigle animaliste per salvare i 1.600 beagle dalle sperimentazioni.
La vita di 1.600 cuccioli di beagle è appesa a un filo. La loro sorte sarà decisa da una sentenza del TAR, chiamato a pronunciarsi sulla vicenda dell’azienda farmaceutica Aptuit di Verona, attiva nella sperimentazione animale. Un verdetto atteso con ansia da chi, come noi, lotta per la fine di pratiche crudeli e ormai superate dalla scienza moderna.
Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani, denuncia con forza questa situazione: “La vita di 1.600 beagles è appesa a una sentenza di un Tribunale: io sarò lì con i volontari Animalisti Italiani, perché non possiamo accettare l’idea che centinaia di cani possano essere torturati nel nostro Paese in nome di una falsa scienza che non ha più bisogno dello sfruttamento di esseri viventi per la vera ricerca”.
Per questo, martedì 11 marzo alle ore 10:30 si terrà un’unica grande manifestazione nazionale a Roma, presso il Giardino delle Crocerossine (via Flaminia angolo via Fratelli Archibugi). Un evento ufficiale promosso dalle maggiori sigle animaliste italiane per chiedere un deciso passo avanti verso una ricerca etica, senza sofferenza animale. Questa è l’ultima occasione per farci sentire prima della sentenza del TAR.
Le tappe della battaglia legale
Dal 2021 a marzo 2025 si è sviluppata una complessa battaglia legale contro i laboratori Aptuit per la tutela degli animali utilizzati nella sperimentazione.
Tutto è iniziato con segnalazioni e mobilitazioni animaliste che hanno portato la Procura a disporre un’ispezione nei laboratori, rilevando gravi irregolarità. Questo ha condotto al più grande sequestro di animali da un laboratorio in Italia: 51 esemplari, tra cui beagle, macachi e scimmie marmoset, sono stati sottratti alle sperimentazioni. L’ex direttore di Aptuit e un veterinario sono indagati per maltrattamento e uccisione di animali.
Il TAR del Lazio ha accolto il ricorso delle Associazioni Animaliste, sospendendo per sei mesi le autorizzazioni ad Aptuit e bloccando gli esperimenti su 1.600 beagle fino al 16 dicembre 2024. Aptuit ha tentato di ribaltare la decisione rivolgendosi al Consiglio di Stato, che però ha confermato la sospensione delle autorizzazioni. Tuttavia, è stato concesso temporaneamente di riprendere una delle tre sperimentazioni sospese fino al 21 novembre 2024, imponendo nel frattempo rigorosi controlli da parte dei Carabinieri Forestali.
Le ispezioni successive hanno portato alla luce ulteriori e gravi violazioni della normativa sul benessere animale, spingendo il Consiglio di Stato a segnalare la situazione alla Procura della Repubblica di Verona e al Ministero della Salute.
Marzo 2025 sarà un mese cruciale: il TAR dovrà esprimersi nel merito sulle autorizzazioni sospese, mentre in aprile si terrà l’udienza preliminare sul piano penale. La speranza è che venga confermata la sospensione definitiva degli esperimenti e che i responsabili vengano rinviati a giudizio.
Perché è importante esserci?
La sperimentazione animale è un sistema obsoleto, doloroso e inaffidabile. Oggi esistono metodi alternativi, più efficaci e scientificamente validi, che non implicano la sofferenza di esseri senzienti. I 1.600 beagle rischiano di finire nei laboratori di Aptuit per test di tossicologia e farmacologia, procedure che causano loro atroci sofferenze e li conducono alla morte.
La battaglia contro Aptuit e la sperimentazione animale in Italia è cruciale. Un’eventuale sentenza favorevole all’azienda rappresenterebbe un pericoloso precedente, aprendo la strada a nuove autorizzazioni per allevamenti e laboratori di vivisezione nel nostro Paese. L’11 marzo scenderemo in piazza per chiedere giustizia per i beagle e per tutti gli animali sfruttati nei laboratori. La scienza deve evolversi: la sofferenza non è più accettabile né necessaria.
Invitiamo tutti i cittadini, le associazioni e le istituzioni sensibili alla causa a unirsi a questa manifestazione per dare voce a chi non può difendersi da solo. Salviamo i 1.600 beagle! La loro vita è nelle nostre mani.
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