ROA – “Sto urlando di orgoglio”: da Parigi Noemi Watts sui social trasmette il suo entusiasmo ed orgoglio di mamma, dopo la sfilata di debutto di sua figlia Kai per la maison Valentino. A 16 anni Kai Schreibe, figlia dell’attrice anglo-australiana e dell’attore americano Liev Schreiber, ha calcato il ruway indossando un mini dress a maniche lunghe in stampa animalier e girocollo di piume grigie e viola. Ha mostrato così di essere “nata” per sfilare e si parla già di lei come la nuova promessa del mondo della moda. Eppure, nessuno, guardandola oggi, penserebbe che a Kai sia stato assegnato il sesso maschile alla nascita. Da giovanissima ha poi iniziato il percorso di transizione verso il sesso femminile, con il supporto dei suoi genitori e dalla sua famiglia.
L’attrice Watts non nasconde il suo affetto e la stima che ha per la figlia, pubblicando foto e messaggi sui social: per il sedicesimo compleanno di Kai, per esempio, le ha dedicato degli auguri speciali: “La tua dolcezza è pura e io sono la mamma più fortunata del mondo e quel mondo è così fortunato che tu sia qui!!- ha scritto- Mi spazzi via con il tuo spirito selvaggio, la tua forza e sì anche la tua dolce dolcezza. Ringrazio le mie stelle fortunate di poter essere la tua mamma. Ti amo alla follia”.
VIVIAN WILSON E SHILOH JOLIE: TRANSGENDER E GENDER VARIANT
Molto diverso il rapporto di Kai con i suoi genitori da quello di Vivian Wilson, figlia transgender di Elon Musk, che lo ha ripudiato come padre. Lo stesso Musk non ha mai nascosto l’odio per “l’ideologia woke” e, parlando pubblicamente della transizione di suo figlio Xavier a Vivian, non ha lesinato parole durissime: “La cultura woke ha ucciso mio figlio”. E ancora: “Mi hanno ingannato, distruggerò la cultura malvagia trans”. Con la chiosa: “È davvero mutilazione e sterilizzazione di bambini”.
E non ha mai parlato di transizione, preferendo la definizione più soft di “gender variant”, un’altra figlia di celebrità, Shiloh Jolie, figlia naturale di Angelina Jolie e Brad Pitt (che pure ha rifiutato il cognome del padre, dopo la separazione con la madre). A 11 anni infatti si è fatta chiamare John e ha preferito indossare abiti maschili, con l’approvazione dei suoi genitori. Poi, dopo qualche anno, si è presentata alla premiere di un film della mamma con un abito femminile ed è cambiata di nuovo, ancora, non disdegnando successivamente capelli rasati e mise maschili.
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