GENOVA – Tragico incidente oggi pomeriggio in centro a Genova. Una donna di 57 anni è morta dopo essere stata schiacciata da una palma, in piazza Paolo da Novi. Vani i tentativi di rianimazione da parte della Croce Bianca, intervenuta assieme ai Vigli del Fuoco. Sul posto, oltre all’automedica del 118, presenti anche Polizia di Stato e Polizia locale.
CORDOGLIO BIPARTISAN, MA PD ATTACCA: NON SI PUÒ MORIRE COSÌ
Cordoglio bipartisan per la donna morta oggi pomeriggio a Genova, in piazza Paolo Da Novi, schiacciata da una palma crollata al suolo. “A nome della giunta comunale esprimo profondo dolore per la tragedia avvenuta oggi in piazza Paolo Da Novi. Ai familiari della vittima vanno le nostre più sentite condoglianze e la vicinanza in questo momento drammatico”, afferma il vicesindaco reggente Pietro Piciocchi, in una nota, dopo essersi recato sul luogo della tragedia. Cordoglio anche dal presidente del Consiglio comunale, Carmelo Cassibba: “A nome della presidenza del Consiglio comunale e del Consiglio comunale tutto, esprimo profondo cordoglio per la nostra concittadina che questo pomeriggio ha tragicamente perso la vita a causa del crollo di una palma in piazza Paolo da Novi, nel quartiere della Foce a Genova”, afferma in una nota. Cassibba fa sapere anche che “in segno di vicinanza alla vittima e alla sua famiglia, i consiglieri hanno deciso di interrompere immediatamente i lavori della commissione in corso: un atto doveroso e di rispetto”. Per il centrosinistra, dopo la candidata sindaca Silvia Salis, è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Armando Sanna, a dirsi “profondamente addolorato dalla tragedia. La nostra solidarietà alla famiglia della vittima e a tutta la comunità genovese per questa assurda morte”. Il dem, però, aggiunge che “ora è il momento del dolore e non delle polemiche, ma da rappresentanti dei cittadini è nostro dovere chiedere urgentemente chiarimenti sulla dinamica dell’incidente e sulle cause del crollo. La sicurezza dei cittadini deve essere una priorità di tutti. Non si può morire così. Non è accettabile per un paese civile”.
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