S. MARINELLA – L’estate è alle porte, ma della valorizzazione del castello di Santa Severa e della sottoscrizione della nuova convenzione non c’è traccia. Il vecchio maniero, dopo due anni di governo regionale, non riesce in alcun modo a ritornare il gioiello della costa laziale e punto di riferimento turistico e culturale del territorio, al contrario corre il rischio di cadere nell’anonimato con un grosso danno di immagine per la nostra comunità e per l’intera regione Lazio, a causa della mancanza di un vero piano di programmazione culturale a medio lungo termine. “La esigua e frettolosa programmazione per il cartellone estivo, il mancato bando per le botteghe artigiane, il crollo del tetto della Casa del Muratore – dice in una nota il locale Partito Democratico – il flop del villaggio del Natale, l’ipotesi di trasferire gli uffici regionali all’interno del castello, rappresentano solo alcuni dei limiti di una gestione approssimativa e senza visione da parte della Regione Lazio, alla quale sfuggono nettamente il valore e le potenzialità del castello di Santa Severa, motivo per cui siamo seriamente preoccupati che vada perso il lavoro di valorizzazione e rilancio del territorio, fatto dalla precedente giunta di centro sinistra. E’ difficile non sorridere, seppur amaramente, quando alcuni esponenti del centro destra manifestano soddisfazione per la valorizzazione che la Regione Lazio sta facendo sul nostro litorale nord, menzionando due bandi, l’ex Polisportiva e la Colonia Marina, entrambi a Santa Severa a due passi dal castello. Noi crediamo che le due iniziative sono positive, ma non possono rappresentare una reale valorizzazione del territorio nel momento in cui il castello di Santa Severa continua a non avere una valorizzazione e una programmazione seria e costante all’altezza della sua importanza. E come se non bastasse, manca ancora la sottoscrizione della nuova convenzione tra Regione Lazio, Laziocrea e Comune di Santa Marinella, scaduta oramai da oltre due anni, sintomo di un dialogo che stenta a decollare e che ha prodotto sino ad ora la solita bozza, dichiarata dalla stessa amministrazione irricevibile, ma che la Regione cerca di riproporre nel tentativo di convincere qualcuno. Si tratta di una bozza inviata da Lazio Crea che non rispetta in primis la dignità del territorio e dei cittadini che vi abitano e il cui contenuto è stato incentrato su richieste inverosimili come togliere all’amministrazione spazi, giornate gratuite a favore di associazioni locali, spostare il Museo civico della Rocca per fare spazio non si sa a cosa, chiedere la gestione della biglietteria e delle visite guidate, un insieme di pretese che non si potranno mai accettare e che faranno solo perdere altro tempo a danno di tutti. E intanto nella nostra città, cresce il malcontento e l’impazienza tra i cittadini. La comunità si sente inascoltata e ci chiede di fare il possibile per scongiurare il declino del castello. Come sempre faremo la nostra parte, pur restando scettici sulla rapidità di una risoluzione, crediamo sia essenziale che Lazio Crea presenti quanto prima una bozza concreta e accettabile che possa ripristinare la fiducia tra le istituzioni e la popolazione. Continueremo a porre l’attenzione sul castello di Santa Severa collaborando con i nostri referenti regionali, partiti di opposizione in consiglio regionale, amministratori locali, cittadini, associazioni culturali e storico archeologiche, comitati, affinché la Regione Lazio e Lazio Crea diano risposte serie e certe sul futuro del castello per garantire una seria valorizzazione e una convenzione equilibrata”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA |