Un rinfresco per festeggiare il secondo anno di Elisabetta Ferrari come amministratrice unica di Francigena. Il convivio ha destato l’attenzione del consigliere di Fratelli d’Italia Matteo Achilli che si è chiesto “chi paga?”. Quesito che ha girato alla sindaca, durante la seduta di consiglio dedicata alle interrogazioni. «Perché riguardando il piano di risanamento non ho trovato voci che si riferiscono a rinfreschi o conviviali» ha aggiunto il consigliere. «Se ha sostenuto la spesa con soldi propri, nessun problema. Ci dispiace non ci abbia invitati. Discorso diverso invece qualora la festa fosse stata pagata con fondi della società visto che ci sono autisti che devono ricevere i premi annuali dal 2022» ha incalzato Achilli. «Non sono stata invitata neanche io» ha replicato Chiara Frontini ritenendo che si sia trattato di un evento tutto interno alla società. Comunque ha assicurato «chiederemo all’amministratrice di sapere da dove derivino i fondi spesi per quel momento di convivialità». L’esponente meloniano ha poi lamentato l’eccesso di multe, a fronte di pochi parcheggi, elevate nella zona di piazza Crispi, soprattutto ai motorini. «Lei fa cassa sulle tasche dei cittadini» ha stigmatizzato. Ha quindi ampliato il discorso con l’esiguità dei posti auto nei pressi della cittadella della salute, suggerendo di creare un tavolo di concertazione con sindacati Asl e utenti. Secca la replica della sindaca che, facendo presente che «a piazza Crispi sono stati realizzati 35 posti in più per i motorini, abbiamo allungato gli stalli in via Monte Asolone, aperto un tavolo di confronto con i dirigenti scolastici», ha rimarcato che «fisicamente non c’è spazio per aumentare gli stalli, vanno cambiate le abitudini. Esistono anche i mezzi pubblici per arrivare a scuola». Per quanto riguarda la cittadella Asl: «Il parcheggio multipiano di via Fermi ha un tasso di occupazione bassissima, con possibilità di tariffe agevolate e abbonamenti». Inoltre ha ricordato che in quell’area partirà a breve l’intervento sul parcheggio di piazzale Africa dove è prevista la sosta gratuita per i primi 90 minuti. Diversi i temi su cui i gruppi di opposizione hanno acceso i riflettori con le loro interrogazioni. Elpidio Micci di Forza Italia ha sollevato la questione delle ordinanze di non potabilità dell’acqua nella zona servita dall’acquedotto di Pratoleva. «Ordinanze che si ripetono a distanza di un paio di mesi. Tra Sant’Angelo e Roccalvecce si sono susseguite 4 ordinanze, l’ultima a marzo. Ho chiesto lumi a Talete che ha risposto inviando una nota con i campionamenti effettuati dall’azienda» ha dichiarato. Frontini ha spiegato che il Comune per le ordinanze deve tenere conto delle analisi eseguite dalla Asl, comunque «secondo i rilievi di martedì Talete assicura che i valori sono tornati nella norma e che l’impianto di potabilizzazione funziona a pieno regime». E proprio per capire a cosa siano dovuti gli scostamenti di valori, e come prevenirli, ha chiesto di istituire un tavolo tecnico tra Comune, Asl e Talete. Focus della consigliera Pd Lina Delle Monache sullo stadio Rocchi, in particolare per sapere come procede l’iter per il trasferimento della proprietà dell’impianto dalla Regione al Comune. L’assessore Emanuele Aronne, precisando che «è stato fatto tutto ciò che competeva a noi, stiamo aspettando che arrivi il decreto di trasferimento dalla Regione», ha tenuto a sottolineare che intanto «nel giro di qualche settimana si chiuderà la gara per affidare la gestione quinquennale, rinnovabile per altri 5 anni, dello stadio». Il capogruppo Pd Alvaro Ricci ha chiesto lumi all’assessore alle Politiche sociali Rosanna Giliberto sull’intervento che interesserà il recupero del complesso di San Carluccio. «Si tratta di un progetto integrato, con fondi Pnrr, – ha spiegato Giliberto – che prevede la realizzazione di 18 appartamenti per anziani indigenti autosufficienti e nella parte sottostante la creazione di uno spazio polifunzionale». L’esponente dem Alessandra Troncarelli ha invece richiamato l’attenzione degli assessori ai Lavori pubblici Stefano Floris e alla Qualità degli spazi urbani Aronne sullo «sfregio al patrimonio storico culturale» causato dai danni provocati dai lavori eseguiti a San Pellegrino – i lastroni antichi in via San Gemini tagliati con il frollino – e sul percorso della passeggiata attorno alle mura cittadine. Floris ha chiarito che «quelle pietre sono soltanto poggiate in sostituzione del calcestruzzo che stava lì da almeno 40 anni. Saranno poi posizionati antichi lastroni, provenienti dal centro storico, che abbiamo custodito proprio a tale scopo». E sul problema rilevato in piazzale Gramsci Aronne, dichiarando che «i cantieri si giudicano quando sono ultimati», ha spiegato che «un dipendente della ditta che sta effettuando i lavori ha erroneamente tolto un pezzetto di tufo dal basamento. Appena saputo ci siamo attivati e compiuto gli atti necessari per risistemare». L’assessore ha quindi concluso invitando ad aspettare «perché tra qualche settimana vedremo un’illuminazione pazzesca delle mura che fino ad ora non erano mai state trattate». |