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15 Marzo Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla sui disturbi del comportamento alimentare

Il 15 marzo ricorre in tutta Italia la giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, istituita nel 2012 per sensibilizzare e portare attenzione sul tema dei disturbi del comportamento alimentare

La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla è dedicata alla sensibilizzazione e alla lotta alle malattie del comportamento alimentare. Sono malattie sempre più presenti, di cui però non si riesce ad avere una stima precisa dei numeri.

Numeri sottostimati

L’unico dato certo che abbiamo, che risale ormai al 2023, riguarda il numero di decessi, che ricaviamo dalle schede di dimissioni ospedaliere, che sono stati 3.780. Invece non troviamo in questi numeri tutti coloro che non ce la fanno e magari muoiono in un ambiente familiare, come ad esempio è successo a me, o tutti gli atti suicidari. Quindi si tratta di numeri sottostimati” ha spiegato Stefano Tavilla, Vicepresidente della Fondazione Fiocchetto Lilla.

Le liste di attesa

Oltre al problema dei numeri, per chi soffre di disturbi del comportamento alimentare c’è poi il problema delle liste d’attesa, che ha colpito in prima persona anche Stefano Tavilla. “Mia figlia Giulia è morta a 17 anni il 15 marzo del 2011 – ha spiegato – e si trovava in una condizione di lista d’attesa per un ricovero fuori dalla sua regione. Parlare di lista d’attesa quattordici anni fa poteva sembrare una cosa fuori dal mondo ed è proprio da lì che è nato il mio impegno quotidiano. Oggi sentire parlare di lista d’attesa per queste malattie e non solo, è diventato quotidianità“.

I servizi sanitari

Quando parliamo di queste malattie parliamo di anoressia, bulimia, binge eating, ortoressia, vigoressia, ARFID e tantissime altre diramazioni. I servizi sanitari a disposizione per la cura di queste patologie sono ancora indietro. “Io naturalmente mi riferisco al Servizio Sanitario Nazionale – spiega ancora il Vicepresidente di Fondazione Fiocchetto Lilla – È chiaro che dove c’è una mancanza di questo supporto da parte del pubblico abbiamo una crescita nel privato, che è comunque una risorsa, ma solo per chi se lo può permettere ed è presente a macchia di leopardo e la maggior parte delle strutture si trovano nel centro nord. Quindi si innesca anche quel meccanismo di peregrinare, da parte delle famiglie, per seguire i propri cari“.

Approccio multidisciplinare e intervento precoce

Quando si parla di queste malattie, la cura che funziona meglio è quella multidisciplinare, quella dell’equipe multidisciplinare che si occupa del malato. Se poi si interviene in maniera precoce su queste malattie c’è un altissimo tasso di risoluzione. “Tutte queste cose ci dicono che non sono malattie nascoste ai giorni nostri. Dopo la pandemia, dove c’è stata l’esplosione, venne definita un’epidemia silenziosa, ma non può essere definita silenziosa una patologia che coinvolge oltre tre milioni e mezzo di persone e fa circa 4.000 vittime all’anno. Quindi bisogna cambiare anche la terminologia per inquadrare queste malattie” prosegue Tavilla.

Il lavoro della politica

Anche dal punto di vista politico in Italia siamo indietro: “Abbiamo una legge dello Stato italiano che è stata promulgata tre anni fa, in cui si sanciva l’autonomia nei livelli essenziali di assistenza per queste patologie. Ebbene sono passati tre anni e non è ancora stato firmato il decreto attuativo per questa legge, si è andati avanti con piccoli finanziamenti nelle leggi di bilancio che si sono susseguite, che non hanno fatto altro che aumentare l’instabilità nell’offerta di cura e proprio nell’ultima legge di bilancio anche questi piccoli stanziamenti non sono stati rinnovati“.

Il problema degli operatori sanitari: una riflessione per la Giornata del Fiocchetto Lilla

In occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla Stefano Tavilla lancia un’altra riflessione: “Si è innescato un altro meccanismo molto pericoloso, di cui vedremo gli effetti tra poco, ovvero che tutte le persone che erano state assunte dal sistema sanitario nazionale con quei piccoli fondi e con dei contratti a tempo determinato, adesso vedranno scadere quei contratti, con il problema dell’interruzione terapeutica per il malato e soprattutto il problema di migrazione di questi operatori verso il privato. Quindi adesso si inizierà a vedere una grave mancanza di operatori sanitari“.

Intervista completa a Stefano Tavilla della Fondazione Fiocchetto Lilla

L’articolo 15 Marzo Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla sui disturbi del comportamento alimentare proviene da Notizie da TeleAmbiente TV News.

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