RIMINI – “Non è stato possibile estrapolare il profilo di Louis Dassilva sulla scena del crimine”: è il primo punto messo a segno in favore dell’unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli nel corso dell’udienza di oggi dedicata alle perizie tecniche in Tribunale a Rimini.
FOCUS SU DNA, CAM 3 E CELLULARE
Emiliano Giardina, perito del Gip, lo ha anticipato entrando nell’edificio ai cronisti in attesa. L’assenza di tracce di Dna di Dassilva è la prima delle conclusioni emerse oggi in aula, nell’ambito delle indagini preliminari sull’omicidio della 78 enne riminese avvenuto nel 2023. Legali ed avvocati si aspettano una svolta dalla giornata di oggi. Oltre alla perizia sul materiale biologico, è in discussione oggi anche quella sull’incidente probatorio della ‘cam 3’, la telecamera della farmacia vicina al residence di via del Ciclamino, dove è stato ritrovato il corpo di Pierina, e quella sui dispositivi elettronici del 34enne senegalese indagato per il delitto e in carcere da luglio.
BRUZZONE, DIFESA DI DASSILVA: “IGNOTO 1 NON È LUI”
Proprio sugli esiti dell’esperimento della camminata di Dassilva, ripreso dalla cam 3, in Aula ci si sta dilungando dopo che tutti i periti in causa hanno discusso la propria relazione sull’incidente probatorio, si è passati allor scontro su quando relazionato per convincere il gip se chiudere il capitolo Cam 3 o andare avanti con gli accertamenti. La relazione preliminare dei consulenti del gip esclude infatti che sia l’indagato la sagoma ripresa alla data del delitto, mentre starebbe camminando verso casa. L’altezza del senegalese risulterebbe infatti maggiore di quella dell’uomo ripreso. Divergenti sono le idee dei periti sul metodo ritenuto più idoneo per la misurazione dell’altezza di “Ignoto1”. E se la difesa, guidata anche da Roberta Bruzzone, consulente criminalista di Louis Dassilva, chiede la chiusura del capitolo cam 3, procura e parti offese non sono convinti e intendono proseguire con gli approfondimenti. “Per noi quello nel video del 3 ottobre non è Dassilva. E credo che ormai lo sappia anche il gip- ha commentato ai cronisti fuori dal tribunale Bruzzone- Per quanto riguarda invece una eventuale richiesta di scarcerazione noi abbiamo una serie di passi da fare che ritengo potremo compiere a breve”.
L’ultima perizia che sarà posta all’attenzione dell’Aula quella sugli esiti delle analisi sui dispositivi elettronici sequestrati, per ricostruire gli eventuali movimenti dell’indagato la sera del crimine.
DASSILVA PRESENTE “CONCENTRATO E TRANQUILLO”
In aula è presente l’unico indagato, Louis Dassilva, che assistendo al dibattito dietro il vetro della camera di sicurezza. I suoi avvocati, Riario Fabbri e Andrea Guidi fanno sapere che è concentrato ma tranquillo”
Infine, presto Manuela Bianchi, diventata indagata per favoreggiamento, potrebbe essere risentita in sede di incidente probatorio, a fronte della richiesta odierna del pm Daniele Paci al gip Vinicio Cantarini, a seguito delle ultime sue dichiarazioni.
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