ROMA – Questa settimana la Camera ha approvato la riforma per l’accesso alla facoltà di medicina, ha proseguito l’esame del provvedimento sulla durata delle intercettazioni e si è occupata di un’elezione piuttosto controversa.
Alta tensione in aula durante la discussione della relazione della Giunta delle elezioni che ha portato all’ingresso a Montecitorio dell’esponente di Forza Italia Andrea Gentile al posto della deputata del Movimento 5 stelle Elisa Scutellà. Alla fine la pentastellata è uscita dall’aula in lacrime mentre i colleghi le hanno tributato un lungo applauso in Transatlantico.
Martedì la Camera ha approvato in via definitiva la riforma per l’accesso ai corsi di laurea in medicina. Stop ai test d’ingresso e superamento del numero chiuso gli aspetti principali. Grazie a queste novità, ha sottolineato la ministra Anna Maria Bernini, in 7 anni le università italiane formeranno 30mila medici in più. Ecco le parole del centrodestra.
Non ci saranno quindi test di ingresso per chi vorrà iscriversi dal prossimo anno accademico a medicina, odontoiatria e veterinaria. La selezione verrà spostata in avanti, dopo un primo ‘semestre filtro’ proseguiranno queste facoltà solo gli studenti con i risultati migliori. Per le opposizioni è una falsa riforma. Alla fine il testo è stato approvato in via definitiva con i voti del centrodestra. Contrarie le opposizioni.
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