7.3 C
Roma

Scuola, pubblicato un nuovo studio dell’Istat sull’inclusione scolastica

Nella scuola italiana aumentano gli studenti con disabilità, con insegnanti non sempre formati e specializzati

Gli studenti con disabilità che frequentano la scuola italiana sono quasi 359mila nell’anno scolastico 2023-2024, 75mila in più negli ultimi cinque anni (+26%). È quanto emerge dall’utimo report dell’Istat. Se da una parte aumenta la quota di docenti per il sostegno con una formazione specifica, dal 63% al 73% in quattro anni, dall’altra sono ancora molti gli insegnanti non specializzati e l’11% viene assegnato in ritardo.

La distribuzione per ordine e grado

La quota di alunni con disabilità è più alta nella scuola primaria e secondaria di primo grado, dove si attesta al 5,5%, mentre diminuisce nella scuola dell’infanzia e nella secondaria di secondo grado (rispettivamente il 3,2% e il 3,5%). L’aumento degli alunni con disabilità nelle scuole italiane è particolarmente evidente se si va poco più indietro nel tempo. Rispetto all’anno scolastico 2018/2019 l’incremento è stato del 26%, circa 75mila in più. Notevoli le differenze in termini di genere: gli alunni con disabilità sono prevalentemente maschi, 228 ogni 100 femmine.

Disabilità intellettiva

Il problema più diffuso è la disabilità intellettiva che riguarda il 40% degli studenti con disabilità, quota che cresce nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, attestandosi rispettivamente al 46% e al 52%. Seguono i disturbi dello sviluppo psicologico (35% degli studenti), più frequenti nella scuola primaria (39%) e nella scuola dell’infanzia (63%). I disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione riguardano quasi un quinto degli alunni con disabilità e sono più diffusi tra gli alunni delle scuole secondarie di primo grado (rispettivamente il 24% e il 20% degli alunni). Meno frequenti invece sono le problematiche relative alla disabilità motoria (9%) e alla disabilità visiva o uditiva (circa 7%).

Le difficoltà degli studenti disabili

Più di un quarto degli studenti (28%) ha un problema di autonomia, legato alla difficoltà nello spostarsi all’interno dell’edificio, nel mangiare, nell’andare in bagno o nel comunicare. Nello specifico la difficoltà più diffusa riguarda la comunicazione (21%) o l’andare in bagno (19%) mentre meno frequenti sono le difficoltà nello spostarsi o nel mangiare (rispettivamente 13% e 8%).

Gli insegnanti di sostegno

Sono 246mila gli insegnanti per il sostegno impiegati nelle scuole italiane, oltre 235mila nella scuola statale e circa 11mila in quella non statale, con un incremento complessivo rispetto all’anno precedente dell’8,2%. Tuttavia più di 66mila insegnanti per il sostegno sono stati selezionati dalle liste curricolari, sono cioè docenti che non hanno una formazione specifica per supportare l’alunno con disabilità e che vengono utilizzati per far fronte alla carenza di figure specializzate.

Differenze tra Nord e Sud

Questo fenomeno è ancora molto frequente nelle regioni del Nord, dove la quota di insegnanti curricolari che svolge attività di sostegno si attesta al 38%, a fronte del 13% nelle scuole del Mezzogiorno. Nonostante queste criticità, si confermano alcuni segnali positivi: rispetto all’anno precedente, la quota di docenti non specializzati è diminuita dal 30% al 27%, confermando un andamento decrescente che si osserva già a partire dall’anno scolastico 2019-2020.

Assenza di continuità

Più di uno studente su due ha cambiato insegnante per il sostegno rispetto all’anno precedente, quota che sale al 61% nelle secondarie di primo grado e raggiunge il 69% nelle scuole dell’infanzia. Il fenomeno rimane stabile su tutto il territorio e senza differenze rispetto al passato. Inoltre una quota non trascurabile di alunni, l’8,4% ha cambiato insegnante per il sostegno nel corso dell’anno scolastico.

Scuola meno accessibili nel Sud Italia

Si riscontrano differenze territoriali anche quando si parla di studenti con disabilità. Solamente il 41% degli edifici scolastici risulta accessibile per gli alunni con disabilità motoria. La situazione appare migliore al Nord dove si registrano valori superiori alla media nazionale (44% di scuole a norma), mentre peggiora nel Mezzogiorno (37%). La regione più virtuosa è la Valle d’Aosta con il 76% di scuole accessibili, mentre la Liguria e la Campania si distinguono per la più bassa presenza di scuole prive di barriere fisiche (solo il 30% delle scuole).

Le principali barriere architettoniche

La mancanza di un ascensore o la presenza di un ascensore non adatto al trasporto delle persone con disabilità rappresentano le barriere più diffuse (50%). Frequenti sono anche le scuole sprovviste di servo scala interno (37%), bagni a norma (26%) o rampe interne per il superamento di dislivelli (25%).

L’articolo Scuola, pubblicato un nuovo studio dell’Istat sull’inclusione scolastica proviene da Notizie da TeleAmbiente TV News.

ULTIME NOTIZIE

Garlasco e le piste alternative: dalla doppia vita al killer fumatore, le ipotesi già scartate

(Adnkronos) - Non uno sconosciuto aggressore, né un ladro, né un killer fumatore...

Ucraina, Putin detta condizioni a Trump: stop armi a Kiev per chiudere guerra

(Adnkronos) - Uno stop "completo" degli aiuti militari e di intelligence da parte...

Il buongiorno e l’oroscopo del 19 Marzo 2025

Il buongiorno ai lettori lo porge Domenico Ceccobelli che festeggia il suo LE ESORTAZIONI...

Pqp, la formazione femminile conquista una vittoria autoritaria

Prestazione di forza e carattere per la 2^ Divisione femminile del Pqp Volley, che...

Continua a leggere su radioroma.it

NOTIZIE CORRELATE

Garlasco e le piste alternative: dalla doppia vita al killer fumatore, le ipotesi già scartate

(Adnkronos) - Non uno sconosciuto aggressore, né un ladro, né un killer fumatore...

Ucraina, Putin detta condizioni a Trump: stop armi a Kiev per chiudere guerra

(Adnkronos) - Uno stop "completo" degli aiuti militari e di intelligence da parte...

Il buongiorno e l’oroscopo del 19 Marzo 2025

Il buongiorno ai lettori lo porge Domenico Ceccobelli che festeggia il suo LE ESORTAZIONI...