ROMA – Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul e principale oppositore del presidente Erdogan, è stato arrestato nella sua abitazione. La notizia è stata confermata all’agenzia AFP da un suo addetto stampa. Ancora ignote le accuse precise, ma secondo i media locali il provvedimento rientrerebbe in un’indagine su un presunto caso di corruzione che coinvolgerebbe anche giornalisti e uomini d’affari. Nella notte, la polizia aveva già perquisito la sua casa, come lui stesso aveva rivelato in un video su X.
Imamoglu, 53 anni, è sindaco dal 2019 ed esponente del Partito popolare repubblicano (CHP), formazione di centrosinistra con elementi nazionalisti. La sua vittoria alle municipali di Istanbul segnò la fine di un quarto di secolo di dominio del Partito Giustizia e Sviluppo (AKP) di Erdogan. Una vittoria così scomoda che il governo impose la ripetizione del voto: Imamoglu vinse di nuovo.
Considerato una delle figure più popolari dell’opposizione, negli ultimi anni ha subito continue campagne di delegittimazione da parte dei media filogovernativi. Nonostante ciò, il suo consenso è rimasto alto, alimentando le speculazioni su una sua possibile candidatura alla presidenza. Nel 2023, però, il CHP scelse un altro sfidante per Erdogan, Kemal Kilicdaroglu, che finì sconfitto.
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