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Maxi Rissa a Canino: squalifiche e sanzioni. Un uomo estrae una moto sega

CANINO – Ancora un caso di maxi rissa nel calcio giovanile locale. Scenario, questa volta è il campo di Canino e protagoniste sono Pro Alba e Maremmana con le categorie Under 19. Al termine del match, terminato 1-2 (notizia di poco conto), è scattata una maxi rissa che ha lasciato pesanti strascichi e un ferito. Un ragazzo della formazione ospite è stato soccorso dai sanitari dopo aver ricevuto un calcio al volto mentre era a terra a seguito di vari cazzotti sferrati dagli avversari. Una violenta colluttazione che non si è limitata ai giocatori, ma ha bensì coinvolto tifosi e genitori che si sono riversati in campo. A ricostruire quanto accaduto sul campo ci ha pensato il giudice sportivo con il referto pubblicato nella giornata di oggi in cui si legge delle sanzioni inflitte alle società: 200 euro alla squadra ospite e 50 ai padroni di casa. I tifosi della Maremmana, a quanto si legge nel comunicato, sono colpevoli di aver forzato il cancello d’ingresso ed essere entrati in campo per partecipare alla rissa. Tante le squalifiche, ma quella che salta all’occhio è riservata a un giocatore della Pro Alba che sarà lontano dai campi fino al 31 dicembre 2025. Raccapricciante la motivazione: ”Prima colpiva con calci al petto e pugni al volto il numero 8 avversario; tale comportamento ingenerava una rissa tra giocatori, tanto da portare l’invasione dei sostenitori, durante la rissa continuava con la sua condotta aggressiva colpendo violentemente il numero 4 avversario al volto. Al momento di rientrare negli spogliatoi, in modo violento e ingiustificato, colpiva al volto con un calcio il numero 8, già a terra per i colpi subiti. Tali colpi comportavano che il numero 8 era costretto a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso”. Le due società, nelle scorse ore, sono intervenute tramite comunicato per chiarire le proprie posizioni. ”La società condanna con fermezza i gravissimi episodi di violenza avvenuti sabato”, si legge sul profilo social della Maremmana che, dopo aver riassunto i fatti dal proprio punto di vista aggiunge: ”Questi atti non hanno nulla a che vedere con lo sport e non possono essere tollerati. La nostra società non resterà inerme di fronte a episodi del genere e si riserva di tutelare i propri tesserati nelle sedi opportune”. Ha risposto anche la parte avversaria che ha ugualmente condannato i fatti ma ha risposto al primo comunicato: ”Non possiamo leggere senza ribattere al comunicato della Maremmana, che sembra dare tutte le responsabilità di quanto accaduto alla nostra squadra”. La discussione, sicuramente meno violenta, si è quindi spostata sui social. Ma un particolare resta emblematico: durante gli scontri un genitore ha prelevato dalla propria auto una motosega sventolandola in aria con fare minaccioso. Un momento difficile da commentare. E soprattutto da spiegare.

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