Al centro dei lavori, in via dei Montecatini 17 a Roma, alle ore 11.15, in concomitanza con il Giubileo degli ammalati e della Giornata mondiale della salute, ci saranno in particolare i progetti delle aziende italiane. In primo piano, con la presentazione di uno studio dello Iai, criticità e opportunità anche alla luce degli interventi previsti dal Piano Mattei che promette una cooperazione “da pari a pari” con i Paesi dell’Africa.
Il titolo dell’incontro è ‘Il ruolo del settore privato nella salute globale’.
IL PROGRAMMA DEI LAVORI IN VIA DEI MONTECATINI
I lavori saranno aperti da Ettore Greco, dello Iai, con Stefano Vella, di Friends of The Global Fund Europe. A seguire gli interventi di Carlo Batori, del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, e di Francesca Manno, del dicastero dell’Economia e delle finanze. Marianna Lunardini presenterà lo studio dello Iai mentre Alix Zuinghedau, di Friends of the Global Fund Europe, farà il punto su ‘Il settore privato nella global health: preoccupazione, opportunità e prospettive’. In programma poi un panel di esperti con Giangiacomo Calovini, della Commissione Affari esteri e comunitari della Camera, Sandra Zampa, della Commissione affari sociali, sanità e lavoro pubblico e privato e previdenza sociale, e David Canarutto, del Global Fund, un’organizzazione multilaterale con base a Ginevra voluta dall’Onu che si occupa di combattere in particolare Aids, tubercolosi e malaria. A partecipare al dibattito anche Simone Fortunato Mortara, di Eni, Mario Ottiglio, di Eleveya, e Linda Storari, di Chiesi farmeceutici. Modererà Vincenzo Giardina, giornalista dell’agenzia Dire.
“RUOLO STRATEGICO PER RAFFORZARE I SISTEMI SANITARI”
Secondo Vella, vice-direttore di Friends of the Global Fund, “oggi crisi sanitarie, climatiche e geopolitiche minacciano il diritto alla salute, colpendo i Paesi più vulnerabili”. L’esperto ha continuato, presentando l’incontro: “In questo scenario, il settore privato può e deve assumere un ruolo strategico nel rafforzamento dei sistemi sanitari globali”. Ancora Vella: “Il Global Fund, con oltre 65 milioni di vite salvate dal 2002, ha lanciato il suo ottavo ciclo di ri-finanziamento; è il momento per le imprese italiane di fare la propria parte: attraverso contributi finanziari, innovazione tecnologica e partnership sostenibili, possono contribuire in modo determinante a questo sforzo”. Il vice-direttore ha sottolineato: “La salute globale non è solo una responsabilità etica; è anche una scelta strategica per un’Italia che vuole essere protagonista del cambiamento, in linea con lo spirito del Piano Mattei e con una cooperazione internazionale che sappia valorizzare tutte le sue risorse, pubbliche e private”.
LA PARTNERSHIP CON LE ISTITUZIONI PUBBLICHE
Secondo Greco, vice-presidente dello Iai, “la salute rappresenta un elemento fondamentale dell’agenda della cooperazione allo sviluppo” e “senza consistenti investimenti in questo ambito è impossibile migliorare le condizioni di vita dei Paesi a medio-basso reddito”. Lo studioso ha aggiunto: “Il privato può dare un sostegno di grande importanza a questo sforzo, sia dal punto di vista finanziario che tecnico, in partnership con le istituzioni pubbliche; l’incontro di giovedì 3 aprile, a cui parteciperanno parlamentari, funzionari dei ministeri, rappresentanti di aziende e di organizzazioni non governative, mira proprio a porre in evidenza la rilevanza di questo apporto”.
LO STUDIO DELL’ISTITUTO AFFARI INTERNAZIONALI
Ad anticipare chiavi di lettura è stata anche Lunardini. “La partnership tra il mondo privato e pubblico è cruciale per supportare gli Obiettivi Onu per lo sviluppo sostenibile e le politiche internazionali di sviluppo” ha evidenziato l’esperta. “Il lavoro di ricerca che presenteremo mostra come vi siano dei fattori che spingono le imprese a considerare sempre di più l’impatto sociale delle loro attività, anche in risposta a elementi esterni di rilievo transnazionale come le pandemie e i conflitti”. Lo studio dell’Istituto affari internazionali si focalizza sulle sinergie fra pubblico e privato nei Paesi a basso e medio reddito, nel quadro di organizzazioni multilaterali come il Global Fund, indicando in quali settori e con quali modalità si possono raggiungere risultati di rilievo per il miglioramento della salute a livello globale.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it