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Assisi (Pg), convegno per gestire i cambiamenti climatici in agricoltura

Ad Assisi (Pg) centinaia di agricoltori provenienti da tutta Italia si sono incontrati per gestire il rischio relativo ai cambiamenti climatici. Secondo gli addetti ai lavori lo strumento delle assicurazioni è fondamentale, ma necessario una gestione integrata

 

Centinaia di agricoltori provenienti da tutta Italia si sono ritrovati in Umbria, al teatro Lyrick di Assisi per prendere parte al Convegno nazionale sulla gestione del rischio in agricoltura, evento ormai di riferimento per il paese per tutto quello che riguarda gli strumenti, le politiche e le innovazioni nel campo della gestione del rischio nel settore primario.

Il mondo agricolo si trova sempre più in prima linea di fronte ai cambiamenti climatici che provocano con sempre maggiore frequenza gelate improvvise, estati siccitose e piogge torrenziali.

Un’instabilità atmosferica che mette a dura prova le produzioni e rende urgente un sistema di protezione efficace.

L’evento, giunto alla 17esima edizione, è stato organizzato dal Cesar (Centro per lo sviluppo agricolo e rurale) e Asnacodi (Associazione nazionale dei condifesa) Italia, con il patrocinio del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, di Regione Umbria, Ismea, Ania, Agea e AgriCat.

Il commento del direttore generale di Asnacodi Italia, Andrea Berti

“Conosciamo tutti la crisi climaticaha esordito Andrea Berti – ormai evidente anche sulla società civile, sui cittadini. Noi, per descrivere l’effetto, anche se dal punto di vista economico non ha un significato, però descrive bene la situazione, negli ultimi vent’anni abbiamo avuto una crescita del PIL del 2,6% e una crescita dei danni economici sulle produzioni del 6,8%. Quindi voi capite, più del doppio del PIL, è la componente danno sulle produzioni”.

“Oltre al danno fisicoha spiegato Andrea Bertici sta un danno indiretto di calo delle produzioni, perché il cambiamento climatico ha destagionalizzato, ha cambiato dei contesti produttivi. Non è più solo il danno fisico della percossa della grandine sul prodotto, ma c’è anche un danno collaterale e indiretto di vocazionalità, di capacità produttiva, che si deve affrontare con consapevolezza. Quindi conoscenza delle criticità territoriali, analisi della vocazionalità territoriale, sviluppo di varietà resistenti, presidio con sistemi di difesa attiva, nuove tecniche agronomiche, tutti fattori che devono ridurre l’impatto del cambiamento climatico”.

“In Italia – ha aggiunto il direttore generale di Asnacodi Italia, Andrea Berti – noi stimiamo che sia circa 2,6 miliardi il danno, oltre soglia, sulle imprese agricole. Voi capite che risolverlo esclusivamente con delle soluzioni finanziarie, assicurative o mutualistiche avrebbe un impatto devastante nei bilanci dell’ente pubblico che contribuisce ai costi delle misure di gestione del rischio”.

“Inoltre – ha evidenziato Berti – avrebbe anche degli impatti sulla filiera, perché le filiere che si organizzano, che affrontano i mercati, che investono in competitività, in strategie, hanno bisogno di un flusso continuo di conferimenti, di prodotti da lavorare, di soddisfare i mercati, e quindi è necessario in primis riuscire a ridurre l’impatto del cambiamento climatico”.

“Nella logica di riuscire ad avere questa conoscenza e questa capacità di adattamento, di aumento della resilienza dell’impresa ha sottolineato ancora Andrea Berti è fondamentale la tecnologia. Abbiamo dei sistemi di capacità aumentata, di lettura di dati, di matching di dati, di analisi. Abbiamo delle capacità di definizione di scenari meteoclimatici che possono descrivere come si evolverà la criticità produttiva, che possono servire all’impresa per organizzarsi”.

Svolta culturale

“E con questa tecnologia – ha concluso Andrea Berticon questa capacità di riuscire ad essere supporto vero per l’impresa, dobbiamo cercare di trovare la soluzione di ‘matchare’ l‘innovazione del prodotto, l’innovazione del servizio, l’innovazione del trasferimento di conoscenza. Serve un cambio culturale”.

Assisi (Pg), convegno per gestire i cambiamenti climatici in agricoltura, sala teatro lyrick

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