ROMA – Potrebbe svolgersi a Roma sabato prossimo, 19 aprile, il secondo round dei colloqui tra rappresentanti di Stati Uniti e Iran, per discutere il programma nucleare iraniano: lo fanno sapere “due fonti informate sui fatti” all’agenzia americana Axios. Le stesse fonti sostengono che sarebbero stati proprio gli Stati Uniti a suggerire l’Europa, e in particolare l’Italia, come sede dei colloqui. Palazzo Chigi – si apprende da fonti di governo – conferma di avere ricevuto la richiesta.
Sabato scorso, per la prima volta dopo anni, esponenti di Washington e Teheran hanno avuto un colloquio ospitato dal sultanato dell’Oman, a cui hanno preso parte l’inviato americano Steve Witkoff e il ministro degli Affari esteri iraniano, Abbas Araghchi. Sempre secondo Axios, l’incontro è durato circa 45 minuti – più di quanto sia stato ufficialmente riferito – e abbia portato a un confrotno “sostanziale, serio e ottimo”.
Ieri, il presidente Donald Trump è intervenuto definendo l’incontro “costruttivo e positivo”, quindi si è detto convinto che “una decisione verrà assunta molto velocemente”. Nei giorni precedenti, annunciando la sua iniziativa, Trump aveva minacciato di far seguire azioni militari se Teheran non avesse accettato di sedersi a un tavolo.
Nel 2018, nel corso del suo primo mandato alla Casa Bianca, fu Trump ad annunciare l’uscita unilaterale dall’accordo sul nucleare che il suo predecessore Barak Obama aveva siglato con Teheran, volto a consentire al paese l’uso del nucleare a fine civili e non militari, escludendo così la possibilità di dotarsi della bomba atomica.
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