LADISPOLI – Anche quest’anno, nonostante il tempo incerto, soprattutto del sabato sera e della domenica, i numeri non smentiscono la Sagra del Carciofo. Registrati oltre 200 mila visitatori nella tre giorni dedicata a lui: il carciofo romanesco. «Occasioni per valorizzare le eccellenze in ambito agroalimentare che rappresentano le tradizioni, la storia, la cultura dei nostri territori», come evidenziato dal presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma. «Come regione, crediamo molto in queste manifestazioni – ha detto – che rafforzano anche il senso di comunità, oltre a supportare il grande lavoro che viene portato avanti dalle aziende locali, in un settore strategico come l’agroalimentare». E se da un lato, le vie stracolme di gente, proprio come le attività commerciali della città, il pubblico sotto al palco per Anna Tatangelo la gara tra aziende agricole per la miglior scultura di carciofi (a conquistare il podio l’azienda agricola Zani con Splash), e il consueto spettacolo pirotecnico, hanno conquistato i visitatori provenienti anche dalla Capitale; dall’altro lato non sono mancate le critiche. Riflettori puntati sui prezzi della merce venduta. «Due lacci di liquirizia 10 euro», denuncia sui social la signora Elisa. E come lei tanti altri. «Ho comprato un palloncino di Minni alla mia nipotina per farla felice ma non mi sarei mai aspettato di pagarlo 10 euro», denuncia il signor Emanuele. Riflettori puntati anche sulla «presenza parcheggiatori abusivi a vicolo Pienza» e sulla «disorganizzazione totale sui parcheggi con le auto che «hanno parcheggiato anche sui marciapiedi». Pochi, anzi pochissimi, anche i «bagni pubblici» come denuncia Ladispoli sostenibile. In piazza dei Sapori «erano solo 3 come» e «conseguente puzza di urina nelle vie laterali». Mal digeriti anche i mezzi posizionati «sulle nuove ciclabili con possibili danni ad opere pagate con soldi pubblici che nessuno ripagherà» e sui rifiuti che gettati ovunque lungo il percorso della sagra e per «sulle vie laterali». «Insomma la sagra è una festa e siamo tutti d’accordo – dicono da Ladispoli sostenibile – ma va organizzata bene e vanno presi dei provvedimenti contro alcune situazioni altrimenti diventa insostenibile e il costo a pagarlo sono soprattutto i cittadini alla fine della fiera». |