BOLOGNA – Siamo a un momento di convergenza in cui dobbiamo lavorare assieme per valutare al meglio l’impatto che genera un’innovazione tecnologica, che sia un farmaco o un dispositivo medico. Per poter rendere questa tecnologia non una spesa ma un investimento, però, dobbiamo lavorare sui processi organizzativi. Dobbiamo cioè valutare l’innovazione tecnologica non più come una cosa a sè, ma che entra in un sistema organizzativo, che se non è pronto ad accogliere questa innovazione può far sì che quella tecnologia diventi una spesa e non un investimento per il servizio sanitario nazionale.
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