ROMA – Dal 25 aprile 2025 acquistare da Shein e Temu costerà di più. I due colossi cinesi dell’e-commerce low-cost hanno annunciato un aumento dei prezzi negli Stati Uniti in risposta alla nuova stretta sui dazi imposta dall’amministrazione Trump.
Il presidente americano ha infatti deciso di colpire anche le spedizioni internazionali di basso valore, ponendo fine all’esenzione doganale per pacchi sotto gli 800 dollari – un’agevolazione che finora aveva permesso alle piattaforme asiatiche di mantenere prezzi ultra competitivi.
La comunicazione dell’aumento è arrivata da entrambe le aziende in lettere quasi identiche, inviate nelle ultime ore ai clienti statunitensi. Il messaggio è chiaro: i prezzi saliranno e chi vuole approfittare delle tariffe attuali farebbe meglio a farlo subito.
La decisione rischia di mettere in crisi il modello ultra low-cost su cui Shein e Temu hanno costruito il proprio successo globale, fondato sulla vendita di grandi volumi a margini minimi. Con l’aumento dei costi legati ai dazi e la maggiore pressione normativa, la loro capacità di competere sul mercato americano potrebbe ridursi sensibilmente.
A beneficiarne, con ogni probabilità, sarà Amazon. Negli ultimi anni il gigante statunitense ha lanciato la sezione “Haul” per sfidare direttamente i rivali cinesi sul terreno del low-cost. Ora, grazie a una logistica capillare sul territorio americano, spedizioni rapide e una minore esposizione ai nuovi dazi, Amazon sembra pronta a capitalizzare sulla battuta d’arresto dei competitor asiatici.
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