BOLOGNA – Gianni Amunni, Presidente Cracking Cancer: “Abbiamo avuto due giorni con una partecipazione estremamente articolata dove abbiamo avuto la possibilità di sentire sullo stesso tema punti di vista diversi che provengono dalle diverse affiliazioni. Questo è un po’ Cracking Cancer, ma è anche un modo per affrontare da subito insieme problematiche che richiedono l’impegno di più figure. Dal primo giorno è emerso che parlare di investimento invece che di spesa ha una sua valenza importantissima nella ricaduta di sostenibilità del servizio sanitario pubblico e quindi nella possibilità di offrire ai nostri pazienti ancora la miglior cura. Lo stesso discorso vale per la seconda giornata. La ricerca non è solo dei ricercatori, ma deve essere sempre più un diritto esigibile dei pazienti. Quindi i pazienti hanno un ruolo centrale, ma la ricerca va distribuita in tutta l’articolazione del servizio sanitario regionale, quindi anche le direzioni aziendali responsabili di rete hanno un ruolo su questo. E lo stesso vale per il tema delle infrastrutture di diagnostica. Quello che credo debba essere l’impegno per il futuro è di portare a terra queste intuizioni. Un’altra cosa che vale la pena di sottolineare è che il Cracking Cancer sta evolvendo in termini di appeal, ma c’è anche una trasformazione di tipo organizzativo. Vogliamo andare verso un numero maggiore di eventi che coprano l’intervallo tra i forum annuali, con eventi più piccoli e più di settore.
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