ROMA -Il Consiglio dei ministri, nella seduta odierna, ha deliberato di esercitare, “a tutela di interessi strategici per la sicurezza nazionale, i poteri speciali nella forma dell’imposizione di specifiche prescrizioni, in relazione all’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banco BPM S.p.a. da parte di UniCredit S.p.a”, lo scrive Palazzo Chigi in una nota, al termine della seduta odierna del Cdm di venerdì 18 aprile.
IL GOLDEN POWER, COSA È
In sostanza, il governo concederebbe un sì “con paletti” all’Ops, (Ndr: offerta di pubblica di sottoscrizione), riservandosi di opporre il “golden power” sull’offerta, a tutela di “interessi strategici”, appunto come si legge nel testo. Con “golden power” si intende un potere o un controllo speciale dello Stato che mira a proteggere settori chiave dell’economia nazionale. E vi avrebbero fatto esplicitamente riferimento delle fonti di Forza Italia raccolte dal Corriere della Sera, secondo cui la propria delegazione del partito al governo, sul via libera condizionato, è intervenuta per fare mettere “a verbale le grosse riserve sulla base giuridica della Golden power per l’offerta di Unicredit su Bpm”.
LE POSSIBILI PRESCRIZIONI SUGLI INTERESSI RUSSI
Secondo indiscrezioni riportate sempre dallo stesso giornale, tra queste prescrizioni, alcune riguarderebbero le sedi e il perimetro dell’eventuale cessione di sportelli ritenuti in eccesso, altre toccherebbero un altro tema centrale, quello relativo alla presenza di Unicredit in Russia.
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