ROMA – “L’Argentina si è fermata e lo si vede anche dai mezzi di informazione: tutti i programmi delle radio e delle tv sono dedicati all’addio di papa Francesco”. Niels Johansen, teologo e comunicatore cristiano, parla con l’agenzia Dire dalla regione di Buenos Aires.Il pontefice, scomparso oggi all’età di 88 anni, è stato il primo della storia originario del Paese e dell’America Latina.”In televisione sono riproposte interviste al papa di qualche tempo fa e poi ci sono già gli approfondimenti sulle esequie, il conclave e tutto quello che accadrà in Vaticano nei prossimi giorni” sottolinea Johansen. “Momenti di raccoglimento e preghiera sono stati organizzati in tante chiese e ovviamente anche nella cattedrale di Buenos Aires”.
Per la scomparsa del papa in Argentina sono stati proclamati sette giorni di lutto nazionale. “Con profondo dolore e con la speranza certa della Pasqua, esprimiamo la nostra enorme tristezza per la morte del Santo Padre Francesco, avvenuto nel lunedì di Pasqua” ha sottolineato la commissione esecutiva della Conferenza episcopale argentina, a nome di tutti i vescovi del Paese. “Ringraziamo Dio per la vita, il ministero e la testimonianza di fede di colui che ha saputo guidare la Chiesa universale con umiltà, fermezza evangelica e amore incondizionato per i poveri, gli scartati e i sofferenti”. Il magistero di Francesco”, secondo la Conferenza episcopale, “lascia un’impronta indelebile nel cammino della Chiesa”.Secondo Johansen, messaggi di cordoglio sono giunti e giungeranno nelle prossime ore anche dai rappresentanti delle comunità ebraiche e musulmane. “Il papa”, sottolinea il teologo, “ha sempre avuto con loro un dialogo molto intenso”.
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