ROMA – Tra i tanti argentini venuti a rendere omaggio a Papa Francesco, morto lo scorso 21 aprile all’età di 88 anni, c’è anche monsignor Marcelo Sanchez Sorondo. L’agenzia Dire lo incontra mentre cammina in via di Porta Angelica, unica porta di accesso per i moltissimi fedeli che da questa mattina sono giunti in Vaticano per salutare il pontefice di Buenos Aires. “Sono nato in Argentina, sono venuto a Roma nel 1971 quando ero già prete- racconta- e da allora lavoro nella Curia. Sono della stessa città del Papa, ho pochi anni di differenza, lo conosco bene e ho lavorato per lui attivamente come Cancelliere dell’Accademia delle Scienze per dieci anni. E in questi 25 anni ho lavorato anche per altri Papi, mentre il pontefice che mi ha nominato vescovo è stato Giovanni Paolo II”. Di Papa Francesco monsignor Sorondo ricorda “la sua amicizia e la sua franchezza. Ho sempre parlato chiaro con lui e lui ha fatto altrettanto con me. In particolare credo che la cosa più importante, quella più distintiva, sia tutto quello che ha fatto per la pace. Ricordo che nel primo incontro che c’è stato a Rio de Janeiro con i giovani lui disse che ‘il programma del mio pontificato è seguire le beatitudini del Vangelo’. E più o meno è quello che ha cercato di fare, soprattutto la pace”.
“Già dall’inizio del suo pontificato- evidenzia l’alto prelato- diceva di essere già nella Terza Guerra, conflitto che si sta evolvendo ogni giorno di più. Anche l’ultimo discorso verte proprio su questo tema, la pace”. Ma il messaggio di Papa Francesco può influenzare le nuove generazioni di credenti? “Penso che le nuove generazioni desiderino davvero molto il messaggio di pace. Penso dunque di sì, perché il messaggio delle beatitudini del Vangelo è l’unico che attiri davvero”. Molte volte Papa Francesco si è detto contrario alla guerra. Eppure sabato ai funerali del Santo Padre ci saranno tanti Capi di Stato che proprio sul tema dei conflitti non la pensano come Bergoglio. “Queste persone- conclude- non sono contro la guerra ma non possono dire di seguire il Papa. Significa però che questo problema in qualche modo li ha toccati. Speriamo che il funerale di Francesco sia anche un primo momento di pace”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it