APPELLI OGNI SETTIMANA
“Ogni settimana, nei suoi appelli pubblici, Francesco ha ricordato un popolo ferito dalla guerra”, sottolinea padre Stefurak. “Ha incontrato vittime, giovani, famiglie, e ha inviato cardinali nelle zone colpite per portare aiuti concreti; ha promosso accoglienza per i rifugiati in tutta Europa e, fin dal 2016, ha dato supporto con l’iniziativa ‘Il papa per l’Ucraina’; anche in ospedale ha pregato per la pace, fino alla fine”.
Secondo padre Stefurak, “per tutto questo, il popolo ucraino gli è profondamente grato e ne custodisce con riconoscenza la memoria”.
Nell’intervista si ricorda l’impegno profuso dal Francesco anche attraverso gli aiuti umanitari inviati dal Vaticano, dalle Conferenze episcopali e dalle Caritas. E si parla, con padre Stefurak, anche di cooperazione. Insieme con Caritas-Spes, l’arcidiocesi di Ivano-Frankivsk ha partecipato al progetto ‘Razom z Ukrainoiu Zavzhdy’, ‘Insieme con l’Ucraina sempre’. L’iniziativa è stata finanziata dalla Farnesina attraverso l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) ed è stata coordinata da Focsiv, la federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana. Coinvolte le ong Condivisione tra i popoli, Arcs Arci Culture solidali, Missione Calcutta, Ibo Italia, insieme con una serie di partner locali: da Dobri Liudi Bukovina alla Fondazione Opera Don Calabria Ucraina a D.O.M 48.24.
“Un amico si riconosce nel bisogno”, riprende padre Stefurak. “Nella regione di Ivano-Frankivsk sono arrivate circa 150mila persone sfollate, soprattutto dalle città dell’est più vicine al fronte; più di 3mila sono state accolte nel seminario, nel liceo cattolico, nei centri di ritiro spirituale dell’arcidiocesi e nelle parrocchie”.
“COME UN MIRACOLO”
In questa situazione il supporto internazionale, con “Razom z Ukrainoiu” e altri progetti, è apparso “un miracolo”. “La nostra arcidiocesi ha aperto subito le porte e poi sono stati decisivi gli aiuti”, evidenzia il sacerdote, ricordando in particolare i sei milioni di euro stanziati da Aics per diverse regioni del Paese.
Un altro progetto di rilievo è Health Care for Safety and Rehabilitation, coordinato da Missione Calcutta, ente capofila. “Grazie a questa iniziativa”, ricorda padre Stefurak, “è stato possibile aprire un reparto di riabilitazione presso la clinica cattolica di San Luca a Ivano-Frankivsk, offrendo cure e sostegno concreto a chi ha subito le conseguenze della guerra”.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it