CIVITAVECCHIA – Con la messa celebrata alle 8.30 dal vescovo Gianrico Ruzza all’interno della cappella della Stella Maris e della Pastorale dei marittimi, al porto storico, con l’invito a seguire l’esempio di Fermina ed uno sguardo rivolto a naviganti e marittimi, per le difficili condizioni in cui spesso si trovano a lavorare e vivere, si sono aperti ufficialmente i festeggiamenti in onore di Santa Fermina, patrona di Civitavecchia e protettrice dei naviganti, che per tutta la giornata hanno colorato la città, portando in strada migliaia di persone. «Questa ricorrenza rappresenta un momento significativo per la nostra identità cittadina, rinnovando ogni anno il senso di appartenenza e la memoria collettiva – ha commentato il sindaco, Marco Piendibene – la festa di Santa Fermina è più di una celebrazione: è un’opportunità per rafforzare i legami tra le nostre comunità, promuovere la collaborazione tra istituzioni e preservare le tradizioni che ci uniscono». La giornata è stata scandita dagli appuntamenti tradizionali – coordinati dal comitato diocesano Patrona Santa Fermina presieduto da Stefano Fantozzi e con la guida spirituale del parroco della Cattedrale Monsignor Cono Firringa – come l’esibizione degli sbandieratori ed il corteo storico di Santa Fermina la mattina fuori la Cattedrale, sotto lo sguardo incuriosito di moltissimi turisti e quello appassionato di tanti civitavecchiesi, prima dell’offerta del cero votivo da parte della comunità amerina, con l’incontro dei sindaci di Civitavecchia ed Amelia, a suggellare l’antico gemellaggio. A seguire la solenne Messa Pontificale presieduta da monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata-Tolentino e concelebrata da monsignor Francesco Soddu, vescovo di Terni-Narni-Amelia e monsignor Gianrico Ruzza. Il clou delle celebrazioni nel pomeriggio, con la solenne processione delle Reliquie e della Statua della Santa, trasportata dai Portatori di Santa Fermina, con la benedizione del mare. Dopo la preghiera comunitaria dal sagrato della Cattedrale, guidata dal vescovo Ruzza, la processione con i figuranti di Amelia, con gli sbandieratori e i 52 figuranti del corteo storico della Pro Loco di Civitavecchia, ha sfilato per le vie del centro, arrivando fino al porto – ad attendere la Santa il comandante Michele Castaldo e il commissario dell’Adsp Pino Musolino – per l’appuntamento tradizionale e suggestivo, con la statua della Santa trasportata sul rimorchiatore per la benedizione del mare. In corteo tante autorità civili, militari e religiose, i gruppi della diocesi e molti bambini, i Gonfaloni del Palio Marinaro, il “Gruppo Staffettisti di Santa Fermina Civitavecchia”, le due bande cittadine Puccini e Ponchielli e la comunità portuale, strettamente legata alla santa, protettrice dei marinai e dei naviganti. Fino a sera, tra food, abbigliamento e oggettistica varia, in tanti si sono riversati alla Marina per un passaggio tra le bancarelle. ©RIPRODUZIONE RISERVATA |