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Atleti e taxi-bob, così ‘vivrà’ (post Giochi) la nuova pista di Cortina


CORTINA D’AMPEZZO – Uno dei temi che a lungo ha accompagnato il dibattito sull’opportunità o meno di costruire una nuova pista da bob a Cortina d’Ampezzo per i Giochi invernali olimpici e paralimpici del 2026 era: dopo chi la userà? E come si coprono i costi di gestione post evento a cinque cerchi? Oggi il Comune di Cortina, in collaborazione con la Regione Veneto, altri attori istituzionali e il supporto di Kpmg, annuncia di avere le risposte sotto forma di un Piano economico finanziario “per garantire la gestione sostenibile dello Sliding centre ‘Eugenio Monti’ e la piena funzionalità della pista anche nel periodo post-olimpico”. Un piano che, si spiega, “si basa su un rigoroso controllo dei costi, sulla diversificazione delle fonti di entrata e sulla valorizzazione delle attività sportive e turistiche, assicurando una gestione efficiente e duratura, azzerando o riducendo al minimo il contributo pubblico una volta entrata a regime la gestione della pista”. Si prevede che la pista resti “pienamente operativa anche dopo i Giochi, diventando sede di un calendario sportivo internazionale”.

ATLETI MA NON SOLO, ANCHE I TAXI-BOB SIA D’ESTATE CHE D’INVERNO

Fondazione Cortina, con le federazioni delle discipline sportive, “è già al lavoro per definire gare ufficiali e periodi di allenamento che garantiranno un utilizzo tecnico regolare dell’impianto, rendendolo una risorsa stabile e strategica per il territorio”. Ma anche i non atleti potranno provare l’ebrezza di scendere per una pista da bob olimpica. L’idea è che l’impianto diventi anche “polo turistico e ludico delle bob-race”. I taxi-bob, definiti “una sorta di attrazione da parco divertimenti con piloti professionisti”, scenderanno sia d’inverno che d’estate con a bordo, si scommette, visitatori ma anche i residenti cortinesi. Poi, per far quadrare i conti della pista si useranno anche gli introiti ottenuti da “entrate complementari generate da alcuni asset immobiliari del Comune”.

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L’ex Panificio e l’area di piazza Mercato riqualificata, “grazie agli investimenti curati da Simico, saranno messi a reddito generando una redditività strutturale destinata a contribuire alla copertura dei costi operativi dell’impianto e forniranno un sostegno concreto all’equilibrio economico di lungo termine previsto dal piano”, spiega una nota del Comune. La Regione Veneto contribuisce con tre milioni di euro per sostenere l’avvio dell’impianto nel triennio 2025-2027, fondi “dedicati non al ripianamento di perdite di esercizio ma all’acquisto degli allestimenti e delle prime forniture”.

IL SINDACO LORENZI: BASI SOLIDE PER IL FUTURO, EREDITÀ BELLA E NON CATTEDRALE NEL DESERTO

La nuova pista da bob di Cortina “è molto più di un’infrastruttura sportiva: è il simbolo di ciò che il Veneto e l’Italia sono capaci di costruire. Un’opera di grande valore tecnico e architettonico, che sarà motore di crescita per lo sport giovanile, per il turismo invernale ed estivo e tutto il nostro territorio montano. Questo Sliding centre diventerà un punto di riferimento internazionale”: allenamenti, gare e meeting “formeranno nuove generazioni di campioni, nel solco dell’eredità lasciata da Eugenio Monti, il leggendario ‘rosso volante’”, è più che fiducioso Luca Zaia, presidente della Regione certo su “un’eredità concreta” e del successo di utilizzo sportivo e non. “Lo Sliding Centre non è solo un impianto sportivo: è una sfida che ci siamo presi come comunità e che stiamo trasformando in un’opportunità concreta per Cortina”, dice il sindaco Gianluca Lorenzi. Il piano finanziario è serio, la pista “ha basi solide per guardare al futuro. Non vogliamo lasciare cattedrali nel deserto, ma luoghi vivi e frequentati” da sportivi, turisti e da “tutta la nostra gente. È un progetto su cui continueremo a lavorare con determinazione. Perché questa pista, nata tra mille discussioni, sarà invece una delle eredità più belle che lasceremo alle generazioni future”, aggiunge.

ANCHE IL TRAMPOLINO SARÀ PRONTO IN TEMPO

Alle Olimpiadi invernali del 2026 ci sarà anche lo storico Trampolino rimesso a nuovo: scaccia le ombre di ritardi in questo senso il sindaco Lorenzi prendendo oggi la parola alla fine del Consiglio comunale. “Ho potuto constatare e verificare con il commissario di Governo che, contrariamente” agli scenari che parlavano di ritardi, “la progettazione e i lavori del Trampolino avverranno a breve”, sia per la riqualificazione della struttura che per le tribune. Tutto quindi sarà “pronto per le Olimpiadi”. Inoltre, si farà tutto il possibile perché in tempo sia approntata anche la “parte ristorativa”. Lorenzi ci teneva a dirlo perché “sembrava che l’opera non sarebbe stata conclusa per le Olimpiadi e invece lo sarà”. Il Trampolino di Cortina “è una vera e propria opera d’arte. Accoglierà anche importanti mostre internazionali”, aveva detto in ottobre Fabio Saldini, ad di Simico e commissario di Governo dopo la Conferenza dei servizi decisoria e in modalità telematica relativa alla ristrutturazione del trampolino delle Olimpiadi di Cortina del 1956. Lungo 83 metri, sostenuto da una colonna di 48 metri, incastonato tra il bosco e le montagne, il Trampolino è stato in grado di ospitare oltre 40.000 spettatori. L’obiettivo è “riqualificare la struttura e l’intera area circostante, comprese le tribune, affinché possa trovare una nuova funzione divenendo un polo attrattivo e di aggregazione per Cortina d’Ampezzo”, spiegò Simico. Il Trampolino di Cortina sarà la Medal plaza e poi “anfiteatro natuale che resterà per concerti ed eventi, una roba all’aperto molto bella”, disse a sua volta il presidente della Regione, Luca Zaia.

VERSO ASILI, ELEMENTARI E MEDIE APERTE DURANTE GIOCHI; “A CORTINA SI POTRÀ VENIRE”

Lorenzi ha anche ribadito che durante i Giochi Cortina sarà ‘accessibile’: con la Prefettura sono stati concordati quattro tavoli operativi per discutere le questioni di sicurezza durante l’evento e per poter quindi spiegare come ci si organizzerà in merito a cittadini, operatori economici e turisti. Resta che “Cortina non sarà una zona dove non si potrà venire”: residenti e turisti con prenotazioni potranno arrivare, si “dovrà capire in che modi e termini, ma si potrà venire a Cortina che sarà una Cortina aperta”. Quanto al discorso della chiusura delle scuole durante le gare, l’orientamento attuale è che asili, elementari e medie siano aperti e al massimo con uno slittamento dell’orario di apertura di 15-30 minuti. Sulle superiori il “tema è sul tavolo”.Infine, rispondendo ad una interrogazione sul tubo di refrigerazione della pista da bob che si è stato staccato ed è stato ritrovato in mezzo alla strada di cantiere facendo gridare al sabataggio il 21 febbraio scorso, alla richiesta di rendere noti gli esiti delle indagini e di spiegare perché furono fatti commenti “drammatici”, Lorenzi dice di giudicare “svilente” questo uso dell’interrogazione in Consiglio. Ad ogni modo, replica, il Comune non ha fatto nessuna denuncia, le indagini sono sottoposte a segreto istruttorio e comunque è già emerso l’orientamento della Procura ad archiviare il caso non ravvisando gli estremi per un reato né di sabotaggio. Al che la consigliera Roberta De Zanna (Cortina Bene comune) chiede che in futuro le parole non siano usate “in maniera eccessiva e senza reale fondamento” come è successo “sia in questo caso che in altri in cui si parla della pista come di un Guggenheim che tutti verranno a vedere, o come di un’opera che ha bonificato un’area degradata”. E Lorenzi: “Colgo l’invito e lo rimando al mittente”.

Credi foto: Simico
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