SANTA MARINELLA – I soldi non ci sono, la continuità con Civitavecchia neanche e il sostegno della maggioranza tutta ancora meno. Le consigliere di centrodestra di Santa Marinella, Ilaria Fantozzi, Patrizia Ricci, Patrizia Befani e Alina Baciu, non tardano a sottolineare le “mancanze” che ruotano attorno alla Statua del bacio. «Altro che “Statua del Bacio” – spiegano le consigliere – a Santa Marinella si inaugura la statua dell’imbarazzo. Il sindaco Pietro Tidei si accredita come sponsor politico del sindaco di Civitavecchia Marco Piendibene, ma i cittadini ricordano bene chi ha davvero sostenuto Poletti alle ultime elezioni amministrative. Il revisionismo storico non funziona quando la memoria è ancora fresca». «Quanto ai 60.000 euro promessi per il noleggio della statua? Non un euro è stato trovato. Neanche la prima tranche da 10.000. E per completare il quadro: la statua non ha neppure un posto dove andare. L’unica area ipotizzata è sotto concessione della società Porto Romano. Una statua senza soldi, senza permessi e senza collocazione». «Nel frattempo, la consigliera Maura Chegia – dopo anni di allineamento silenzioso – si sveglia e solleva perplessità in consiglio comunale. Bene, applaudiamo il coraggio, anche se tardivo. Ma il sindaco, in pieno nervosismo, la accusa di voler far sciogliere il consiglio comunale e di essere alla ricerca di visibilità. Così si tratta il dissenso a Santa Marinella, anche interno». «E a questo punto lo diciamo con chiarezza: il tono paternalistico e arrogante del sindaco verso le consigliere, di minoranza e di maggioranza, è inaccettabile. Il consiglio comunale è un’istituzione democratica, non un palco personale dove chi dissente va zittito. Se, nonostante tutto, proprio avanza la voglia di investire 60.000 euro, noi una proposta ce l’abbiamo: si spendano per sistemare i semafori, chiudere le buche e tagliare l’erba alta. Questa amministrazione si appresti, anche se in ritardo, a rendere Santa Marinella accogliente in vista della stagione estiva ormai alle porte. Prima che i cittadini inciampino sulle statue… o sull’amministrazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA |