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Roma

Turisti in cerca di informazioni, ma il chiosco è chiuso

CIVITAVECCHIA – Sei navi da crociera in porto, centinaia di turisti in giro per la città e un punto informativo chiuso. È l’assurda fotografia di ieri mattina a viale Garibaldi, dove il Punto Informativo Turistico, gestito da Csp per conto del Comune, si è presentato sbarrato proprio quando serviva di più. Nessun cartello, nessun orario esposto, nessuna spiegazione. Un’unica scritta, peraltro soltanto su uno dei lati del chioscho, con scritto “Infopoint”. Eppure il chiosco si trova in un punto strategico: proprio all’uscita del porto, a pochi passi dalla fermata dei bus turistici scoperti e sulla direttrice naturale tra lo scalo marittimo e la stazione ferroviaria. Ma nonostante la sua posizione nevralgica, da ieri – a quanto pare – osserva un orario quantomeno singolare: chiuso di mattina per ben quattro giorni su sette, aperto nel pomeriggio, quando ormai il flusso di turisti cala drasticamente. Il mercoledì sarebbe, secondo quando si dice nella zona, l’unico giorno con apertura sia al mattino che nel pomeriggio. Domenica? Chiuso tutto il giorno. Un cambio rispetto al passato, quando almeno la mattina domenicale il servizio era garantito. A notare e denunciare il disagio sono stati in primis i commercianti della zona, che si trovano sempre più spesso a dover improvvisare il ruolo di guide turistiche e addetti alle informazioni. «Entrano nei negozi non per comprare, ma per chiedere informazioni, per farsi spiegare la mappa, per sapere dove andare – raccontano – ci chiedono anche della Statua del Bacio che non c’è più alla Marina, ma non lo sanno. E noi che possiamo fare? Dobbiamo diventare anche sportelli d’accoglienza?». Al Pit, inoltre,si vendono anche biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico locale: un servizio utile non solo per i turisti ma anche per i cittadini. Il problema, però, non sembra essere solo organizzativo, ma anche di fondo: che idea di accoglienza turistica l’amministrazione ha deciso di seguire? Dove sta la programmazione, la visione strategica, l’intenzione di costruire un sistema turistico degno di una città che ogni anno ospita milioni di crocieristi? Servono servizi veri, funzionanti, visibili, a partire da quelli di prossimità, più diretti, come appunto l’apertura di un infopoint quando di turisti la città è piena. Che si tratti di una sperimentazione? Possibile. Ci si chiede chi possa aver deciso questi nuovi orari e se saranno confermati o meno. E soprattutto: c’è la volontà politica di invertire la rotta o si intende proseguire su questa strada, lasciando i turisti – letteralmente – senza direzione? ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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