BOLOGNA – È qui la festa. Dopo la notte di baldoria, Bologna si risveglia oggi rossoblu: per le vie del centro, questa mattina, passeggiava una classe delle medie in uscita didattica in cui spiccavano tutti gli alunni maschi vestiti con le maglie del Bologna calcio. Nei negozi come sugli autobus, anche se il clima è ormai estivo, la gente indossa le sciarpe della squadra che ieri sera ha battuto il Milan e vinto la Coppa Italia. Gli stessi autobus oggi sono addobbati con le bandiere rossoblu che campeggiano sul ‘muso’ dei mezzi dove di solito vengono posizionate quelle tricolore in occasione delle feste nazionali. Liberato dalle transenne il Nettuno dove ieri sera si sono comunque arrampicati alcuni tifosi nella festa in piazza Maggiore dove sono arrivati tutti coloro che volevano celebrare il successo; in piazza, sotto il Palazzo del Podestà illuminato di rossoblu, cori e anche fuochi d’artificio, anche questi rigorosamente rossoblu. E oggi soprattutto ci sono i tanti ‘fioretti’ da onorare: c’è chi deve fare 100 chilometri fino a San Luca e chi, addirittura, pur tifoso della Virtus basket stasera dovrà andare a tifare con gli odiati rivali della Fortitudo. Insomma, la vittoria del Bfc fa davvero miracoli.
E tra tante storie c’è perfino quella del rettore di Bologna, Giovanni Molari. “È stata una grande emozione. Ero un po’ in giro per la città, vedere tanta festa è stato davvero un bel momento per tutta Bologna. Non sono riuscito ad andare a Roma ieri, ma l’ho vissuta da qua. È stato davvero bello ieri sera. Quando hanno segnato ero in via Zamboni. È stata un’azione un po’ lunga, quindi si sentivano crescere le urla delle persone. Allora siamo entrati in un pub e abbiamo visto il gol praticamente in diretta”, racconta il rettore.
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