ROMA – È ispirato alla storia vera di Vincenzina Malcotti, fondatrice dell’associazione Tempo per Crescere Aps, il cortometraggio ‘Nata Due Volte’, presentato ieri sera in Senato. Diretta e scritta dal giovane regista Massimiliano Galea, e interpretato dall’attrice romana Francesca Antonelli, l’opera racconta il percorso di dolore, resilienza e rinascita di Vincenzina, una donna originaria di Cecchina, nata senza una gamba e abbandonata in fasce davanti a un ospedale.”Mettere a nudo la mia vita non è stato facile ma sapere che questa storia può dare forza a chi si sente solo o spezzato, mi ripaga di ogni dolore”, ha detto Vincenzina, visibilmente commossa, durante la presentazione del corto. “’Nata Due Volte’- ha aggiunto- è portatore della mission della mia associazione Tempo per Crescere Aps, che si occupa di adozioni e aiuta le persone con disabilità amputate. Grazie a Massimiliano, che ha saputo trasformare la mia storia in un messaggio di rinascita per tanti”.”Raccontare la storia di Vincenzina è stato un privilegio e una responsabilità- ha commentato il regista- ‘Nata Due Volte’ nasce dal desiderio di dare forma al coraggio, alla resilienza e alla possibilità di rinascere anche dopo il dolore. Il cinema può essere uno strumento potente di empatia e cambiamento, e spero che questo film possa toccare il cuore di chi lo guarda”.
L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, del mondo della cultura e del sociale ed è stato presentato su iniziativa del senatore Marco Silvestroni, da sempre vicino ai temi dell’inclusione e della valorizzazione del talento giovanile.”‘Nata Due Volte’ è un esempio straordinario di come il cinema possa raccontare con autenticità storie vere che ispirano e scuotono le coscienze. Massimiliano Galea ha saputo dare voce a un vissuto potente, trasformandolo in un messaggio universale di speranza e rinascita. Un’opera che merita attenzione e sostegno”, ha detto Silvestroni.Alla presentazione erano presenti anche il capo di Gabinetto del ministero della Salute, Marco Mattei, e il prefetto Francesco Tagliente, in rappresentanza della Fondazione Insigniti Omri.”Massimiliano Galea è la dimostrazione concreta di quanto il talento, unito alla determinazione e al senso di responsabilità sociale, possa generare opere capaci di lasciare un segno profondo- ha commentato Tagliente- ‘Nata Due Volte’ non è solo un cortometraggio ben costruito, ma un esempio di come la narrazione possa trasformarsi in strumento di riflessione e sensibilizzazione. Come Fondazione Insigniti Omri, crediamo fermamente nell’importanza di riconoscere e premiare il merito, soprattutto tra i giovani che mettono il proprio talento al servizio di valori condivisi e di messaggi costruttivi per la società”.”Questa iniziativa- ha sottolineato dal canto suo Mattei- rappresenta un’eccellenza nel dialogo tra istituzioni, cultura e cittadinanza. ‘Nata Due Volte’ è un’opera che non solo emoziona, ma stimola una profonda riflessione sulla forza della vita e sul ruolo centrale della solidarietà. Sono convinto che la cultura sia alleata della salute e della prevenzione. In bocca al lupo a Massimiliano e a tutti i giovani che come lui credono nei valori, nel cinema, nelle persone”.
Il cortometraggio si conferma non solo come un prodotto cinematografico di qualità, ma come un autentico veicolo di consapevolezza sociale, capace di portare alla luce il valore della resilienza e della solidarietà, restituendo dignità e voce a chi ha trasformato la sofferenza in forza. ‘Nata Due Volte’ è un’opera a forte impatto sociale, capace di unire cinema, testimonianza e impegno civile.Nell’opera la vita di Vincenzina si intreccia con quella di Beatrice, una giovane ragazza che ha perso una gamba in un incidente. Quando la madre di Beatrice si rivolge a Vincenzina per un aiuto disperato, questa decide di intervenire, scatenando un viaggio di ricordi che la porta a confrontarsi con il proprio doloroso passato. Tra flashback di abbandono, abusi e solitudine, emerge una figura che ha saputo trasformare la sofferenza in forza. Dall’abbandono da neonata davanti a un ospedale, ai sacrifici di un’infanzia difficile, fino al sostegno di un dolce amico d’infanzia, Vincenzina riscopre i momenti che hanno forgiato la sua determinazione. Mentre organizza eventi di beneficenza e affronta ostacoli apparentemente insormontabili, la sua missione diventa anche una sfida personale: aiutare Beatrice a ritrovare la gioia di vivere e, al contempo, trovare risposte sul proprio passato. Tra la riscoperta della sua madre biologica e l’incontro con un vecchio amico, Vincenzina proverà a chiudere il cerchio della sua vita, con un finale tutto da scoprire.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it