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Eurovision, Gabry Ponte: “La finale non era scontata. Carlo Conti mi ha chiamato, è molto contento”


Ph. Pier Costantini

ROMA – “Carlo Conti mi ha scritto sia prima che dopo la semifinale. È molto contento. È stato uno dei primi fan del disco. Lo ha voluto fortemente al festival. E sono stato contento di presentarlo lì. È entrato nelle case degli italiani e immagino che sia un po’ anche sua”.

Il passaggio di Gabry Ponte alla finalissima dell’Eurovision con “Tutta l’Italia” ha reso felice anche il direttore artistico di Sanremo. Il brano è diventato un tormentone proprio durante la settimana di Sanremo, lo scorso febbraio, irrompendo tra uno stacco pubblicitario e l’altro e ora si prepara a gareggiare nella competizione in scena a Basilea. Il dj si esibirà penultimo durante la finale del 17 maggio alla St. Jakobshalle arena. “Non era scontato, c’è stata molta tensione fino alla fine”, ha confessato Ponte alla vigilia della sfida. “Con tutto il lavoro che c’è stato non sarebbe stato bello tornare a casa. Abbiamo esultato di gioia ed era sincero”, ha continuato. “Il dj all’Eurovision paga pegno, abbiamo temuto un poco”, ha aggiunto.

TUTTI CANTANO GABRY PONTE

“Tutta l’Italia”, però, ha superato le barriere della lingua ed è arrivata al pubblico eurovisivo in maniera potente. “L’entusiasmo per il brano lo abbiamo visto crescere anche durante i pre party, ad Amsterdam, Londra e Madrid. Abbiamo visto il mood cambiare. All’inizio erano un po’ freddi, il testo in italiano non è facile da assimilare per tutti, poi la canzone è esplosa. È stato un bel percorso”, ha raccontato il 52enne oggi impegnato in due prove della performance. Con lui ci saranno Andrea Bonomo ed Edwyn Roberts, i cantanti con la maschera che abbiamo visto sul palco nella semifinale di martedì scorso.

LA CONSOLLE IN SCENA, MA IN PLAYBACK. PONTE: “CANTO NEL RITORNELLO”

Gabry Ponte, costretto a suonare in ‘playback’ per via delle regole dello spettacolo, canterà – come la volta scorsa – durante il ritornello. “Eurovision non permette di suonare dal vivo. Abbiamo provato a chiedere una deroga per me ma non c’è stato modo. È tutto in playback e non sarebbe possibile fare altrimenti. Hanno cambi palchi da un minuto. Per permettere questa velocità non danno la possibilità a nessuno”. In scena “la consolle rimane per lasciare l’immagine che è un pezzo di un dj. Io canto però nel ritornello, cosa che di solito non faccio. Ci si adatta allo show. La cosa più importante è riuscire a fare un’esibizione potente. Lo show ha le sue dinamiche e ci adattiamo”.

LE CRITICHE SUL NON ESSERE UN CANTANTE: “A OGNUNO IL SUO LAVORO”

Sulle critiche di chi lo accusa di non essere un cantante, tra cui Tommy Cash (rappresentante dell’Estonia), e per questo “Tutta l’Italia” sia un pezzo difficile da votare, Gabry Ponte ha commentato: “Io mi scrivo la mia musica e la faccio cantare ad altri perché non è il mio lavoro. Ognuno deve fare il proprio. D’altra parte ci sono cantanti che non cantano canzoni scritte da loro. Il gol è sempre fare belle canzoni. Il discorso finisce qua, senza fare polemica. Sono due lavori diversi, servono entrambi”.

VINCERE? “NON SONO OSSESSIONATO DALLA VITTORIA”

E sulla possibilità di arrivare primo? “Non sono ossessionato dal vincere- ha dichiarato- è ovvio che quando si partecipa si punta a piazzarsi meglio possibile, ma questo è un contesto che è molto al di fuori della mia comfort zone. Ho accettato di partecipare con il cuore e con entusiasmo ma oggettivamente non credo di avere tante possibilità di vincere. La mia priorità è fare bella figura e una buona esibizione, dare qualcosa di vero ai fan”.

IL NUOVO SINGOLO CON I TRAIN

E, a proposito di regali a fan, Gabry Ponte pubblica oggi “Brokenhearted”, il nuovo singolo in collaborazione con i Train, band di San Francisco, per Gekai Music. Tra pop e country, il brano racconta il dolore di una rottura sentimentale su una melodia coinvolgente. La delusione, così, si trasforma in energia da dancefloor invitando tutti in pista. Il pezzo arriva a poco più di un mese dal concerto-evento già sold out allo stadio Meazza di Milano, il 28 giugno. Sabato 17 maggio, invece, l’appuntamento con la finale di Eurovision è alle 21 su Rai1.
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