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Roma

Referendum, presidi davanti le sedi Rai in tutta Italia “contro il blackout informativo”


di Redazione, Diego Giorgi, Nadia Cozzolino, Salvo Cataldo e Mirko Gabriele Narducci

ROMA – Sit-in e presidi si sono svolti davanti le sedi Rai in tutta Italia per protestare e chiedere un’adeguata copertura informativa sui temi oggetti del Referendum in programma l’8 e il 9 giugno.

Nei giorni scorsi, è arrivato anche un richiamo da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Agcom, con “l’obiettivo di offrire ai cittadini un’informazione corretta, imparziale e completa sui quesiti referendari e sulle ragioni a sostegno delle opzioni di voto”. In una nota si legge: “Le emittenti sono tenute a dare attuazione alla deliberazione dell’Autorità n. 102/25/CONS e, per quanto riguarda la RAI, al provvedimento del 2 aprile 2025 della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Entrambi i regolamenti, che recano la disciplina dei referendum, si soffermano con particolare attenzione sull’esigenza di assicurare un’adeguata trattazione delle tematiche referendarie, allo scopo di garantire una informazione completa, imparziale e corretta sui quesiti”.

SIT-IN PD DAVANTI SEDE RAI TOSCANA: “SILENZIO PER DIKTAT MELONI”

Un sit-in davanti alla sede della Rai Toscana, a Firenze, per denunciare “il silenzio assordante del servizio pubblico su un appuntamento fondamentale per la democrazia, come i referendum dell’8 e 9 giugno. C’è stato un diktat venuto dall’alto e TeleMeloni si è confermata TeleMeloni”. Lo sottolinea il segretario toscano dei dem, Emiliano Fossi, nel giorno della mobilitazione nazionale promossa dal Partito democratico davanti alle sedi Rai. “Ai lavoratori Rai va la nostra massima solidarietà e vicinanza”, ma con questa iniziativa “sottolineiamo in maniera pesantemente critica le responsabilità del governo e dei vertici della Rai, che applicano in maniera precisa e puntuale i diktat che arrivano da Palazzo Chigi”, aggiunge con a fianco, tra gli altri, il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, l’assessora regionale al Sociale, Serena Spinelli, e quello alla Sanità, Simone Bezzini, i due capigruppo in Consiglio regionale e a Palazzo Vecchio, Vincenzo Ceccarelli e Luca Milani. Questa situazione “impoverisce la democrazia”. Inoltre “così si evita discutere di temi fondamentali: il lavoro, da un lato, la cittadinanza dall’altro. Il governo non vuole discutere di questo perché ha paura”, aggiunge.

Il voto e l’andare alle urne, quindi, assume una doppia valenza per Fossi: “In primis per dare la dimostrazione che la democrazia è ancora forte nel Paese. E perché i cinque quesiti meritano un bel sì sonoro e ridondante”. Come Pd, infatti, “vogliamo un mondo e un Paese con più tutele e più diritti sociali e collettivi”.

In questo “il Pd è compatto. Ha fatto una scelta in una direzione nazionale: quella dei cinque sì, senza chiedere abiure a nessuno, ma la posizione ufficiale chiara, netta e definita è questa. Convintamente cinque sì e in Toscana vediamo un Pd unitissimo nel sostenere questo passaggio referendario”, conclude.

PD IN PIAZZA A VENEZIA: “QUI SILENZIO RAI PIÙ GRAVE”

A Venezia, “città simbolo dei cambiamenti nel mondo del lavoro e delle sfide per il futuro dei diritti sociali”, il “silenzio istituzionale” della Rai sul tema referendum è stato giudicato dal Pd “particolarmente grave”. La Rai è “un servizio pubblico e ha il dovere di garantire informazione pluralista e imparziale, soprattutto in vista di un appuntamento referendario su temi che riguardano diritti fondamentali di tutti. Non possiamo accettare che il governo metta il bavaglio alla corretta informazione. I cittadini hanno il diritto di essere informati, e anche oggi rivolgiamo un appello a tutti per andare a votare”, ha detto il segretario del Pd del Veneto, Andrea Martella, oggi alla manifestazione a Venezia, davanti alla sede regionale della Rai di Palazzo Labia, “per protestare contro il blackout informativo” sulla campagna referendaria in vista dell’8 e 9 giugno. Al presidio ha partecipato una delegazione del Pd Veneto, consiglieri di municipalità, cittadini e rappresentanti istituzionali. Presenti oltre al senatore Martella, Monica Sambo, segretaria comunale Pd di Venezia, Nadia Romeo, parlamentare dem, e il consigliere regionale del Pd Jonatan Montanariello.

Il governo “sta operando apertamente per far fallire il quorum, ma noi non staremo a guardare- ha sottolineato Sambo- Venezia è una città in cui le questioni legate al lavoro, alla precarietà e alla giustizia sociale sono molto sentite. I cittadini meritano rispetto, e il servizio pubblico deve fare la sua parte”. Il presidio si è inserito nella mobilitazione nazionale ‘Spegniamo TeleMeloni, accendiamo la democrazia’, promossa dal Pd in tutte le regioni per evidenziare dati forniti dall’Agcom, “che certificano come la Rai abbia finora dedicato solo lo 0,62% degli spazi informativi ai referendum. Una soglia inaccettabile per una democrazia che voglia davvero dirsi tale”.

PRESIDIO PD DAVANTI SEDE RAI NAPOLI: “BASTA TELEMELONI”

Una decina di esponenti del Pd, tra cui il deputato Piero De Luca e il segretario metropolitano Giuseppe Annunziata, insieme al segretario generale della Cgil Napoli e Campania Nicola Ricci, ha partecipato a un presidio all’esterno della sede Rai di Napoli, in via Marconi, per denunciare la “censura sul referendum dell’8 e 9 giugno”.

“Purtroppo la Rai è diventata Telemeloni – attacca De Luca, interpellato dalla Dire -. È evidente che c’è un oscuramento delle proposte che portano avanti le opposizioni ed è un qualcosa che noi non possiamo tollerare. Il pluralismo è decisivo ed è fondamentale per il servizio pubblico radiotelevisivo, noi faremo di tutto per continuare a difenderlo”.

Il parlamentare del Pd critica anche la presa di posizione di alcuni esponenti della maggioranza di governo che stanno invitando all’astensione. “Troviamo assolutamente inaccettabile e intollerabile – dice De Luca – l’invito a boicottare un referendum così importante per il presente e il futuro del nostro Paese. Oggi siamo davanti alle sedi Rai di tutta Italia perché i cittadini siano adeguatamente informati sulle ragioni, sulle motivazioni, sulla esistenza stessa di un referendum. Non possiamo immaginare un governo impegnato a oscurare questo appuntamento elettorale. Noi come Partito democratico invitiamo i nostri cittadini a informarsi e ad andare a votare per difendere il futuro del nostro Paese e migliorare le condizioni lavorative della cittadinanza nel nostro Paese”.

“È sempre importante andare a votare – rilancia Annunziata -, soprattutto in occasione di un referendum, un istituto di democrazia diretta. Riteniamo che da parte dei media ci sia un silenzio insopportabile. Crediamo che occorra lanciare un messaggio di solidarietà e speranza al mondo del lavoro votando sì a questi referendum e, soprattutto, andando a votare perché questo è il vero sale della democrazia”.

PD SICILIA PROTESTA DAVANTI A SEDE RAI: “CONTRO OSCURAMENTO”

Una folta delegazione del Pd siciliano, assieme ad esponenti della Cgil e dei comitati referendari, era presente questa mattina davanti alla sede della Rai Sicilia, a Palermo, “per protestare contro l’oscuramento dei referendum dell’8 e 9 giugno – dice una nota del partito – sui canali informativi della tv di stato”.

“Siamo fortemente impegnati a favore dei referendum – afferma la deputata regionale Dem, Valentina Chinnici – contro la precarietà, per la sicurezza sul lavoro, per la cittadinanza. Si tratta di argomenti fondamentali e i cittadini meritano di essere pienamente informati, al contrario di quanto sta avvenendo. La protesta, dinanzi a tutte le sedi regionali della Rai, è stata lanciata la scorsa settimana direttamente dalla segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein”.

“La nostra è una Repubblica fondata sul lavoro ma – afferma Sergio Lima, componente dell’Assemblea nazionale Dem – non sul lavoro povero o precario, né sullo sfruttamento dei più deboli e sul caporalato. La finalità di questa protesta è proprio questa: dei quesiti referendari non si parla. L’informazione, in particolare quella pubblica, tace. Addirittura la seconda carica dello Stato ha invitato a disertare le urne. Siamo qui ribadire il diritto dei cittadini ad essere informati sui temi fondamentali per per costruire un futuro migliore per il paese”.

Presenti inoltre: le dirigenti Dem Cleo Li Calzi e Mari Albanese, la delegazione della Cgil guidata dal segretario della Camera del lavoro di Palermo, Mario Ridulfo, una rappresentanza delle Acli Palermo, Claudio Riolo per i comitati referendari, Prc e +Europa.

CGIL: NEL POMERIGGIO GRANDE INIZIATIVA A ROMA CON LANDINI

Questo pomeriggio, a partire dalle 17, nei giardini di piazza Vittorio Emanuele II a Roma si terrà la ‘Maratona contro l’astensionismo. Il voto è libertà!’, grande iniziativa pubblica a sostegno della partecipazione popolare ai referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza, con il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

Realtà associative, forze politiche, istituzioni, società civile e mondo della cultura e dello spettacolo hanno aderito all’appello lanciato dalla Cgil a difesa del diritto di voto e della democrazia e per rompere il silenzio mediatico che continua ad oscurare i cinque referendum. Tra le tante personalità che prenderanno la parola dal palco di Piazza Vittorio, i leader dei partiti politici dell’opposizione: Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni (Avs), Giuseppe Conte (M5S), Riccardo Magi (+Europa e presidente del Comitato promotore del referendum sulla cittadinanza), ed Elly Schlein (Pd).
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