ROMA – Lo Studio Ovale alla Casa Bianca, dopo l’ormai memorabile momento con Zelensky, ha fatto nuovamente da sfondo a un botta e risposta tra il presidente Donald Trump e un suo ospite. Nella giornata di oggi l’incontro, con “imboscata” come la chiamano i media statunitensi, all’omologo del Sudafrica Cyril Ramaphosa.
Il tycoon non ha perso tempo per accusarlo di non difendere gli agricoltori bianchi – gli afrikaner – dalle violenze che subiscono, arrivando a parlare di un “genocidio dei bianchi”. Durante l’incontro, Trump ha fatto abbassare le luci per riprodurre un video a sostegno della sua tesi. E ha, inoltre, mostrato articoli su quanto esposto.
🚨 JUST SHOWN IN THE OVAL OFFICE: Proof of Persecution in South Africa. pic.twitter.com/rER1l8sqAU
— The White House (@WhiteHouse) May 21, 2025
Secondo il presidente, i sudafricani bianchi “fuggono a causa della violenza e delle leggi razziste”. E per lui “questo è un po’ l’opposto dell’apartheid. Quello che sta succedendo ora non viene mai raccontato. Nessuno lo sa”. Ha, poi, sottolineato: “Le loro terre vengono espropriate, loro vengono uccisi e il governo non fa nulla”.
Lo scorso gennaio Ramaphosa ha firmato una legge che permette al governo di espropriare terreni privati senza fornire indennizzi quando ritenuto nell’interesse pubblico.
LA RISPOSTA DI RAMAPHOSA
“C’è criminalità nel nostro Paese. Purtroppo, le persone che vengono uccise a causa di attività criminali non sono solo bianche, la maggior parte sono nere”, ha risposto Ramaphosa contestando le accuse. Il presidente ha cercato di riportare la conversazione sul commercio e sugli investimenti economici, che secondo lui erano “la vera ragione della nostra presenza qui”. Trump ha continuato a parlare del trattamento riservato ai sudafricani bianchi. Gli argomenti al centro delle accuse riguarderebbero “una minoranza di estremisti neri. Non è la linea del governo“
Allo Studio Ovale era presente anche Elon Musk, originario del Sudafrica. “Elon è sudafricano. Non voglio coinvolgerlo”, ha detto Trump. Il presidente non si è pronunciato quando gli è stato chiesto se avrebbe partecipato al vertice del G20 in Sudafrica del prossimo novembre, durante il quale gli Stati Uniti dovrebbero assumere la presidenza di turno.
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