NAPOLI – Canti, inni, bandiere ed il crepuscolo con sfumature di azzurro. A pochi minuti dal calcio di inizio del match tra Napoli e Cagliari, che per i partenopei vale il quarto scudetto della loro storia, tutta la città è accomunata da un fremito gioioso. Elettricità ed entusiasmo a Scampia dove piazza Giovanni Paolo II brulica di maglie azzurre che ne popolano la vastità. E c’è entusiasmo incontenibile nei luoghi centrali di ogni quartiere, quelli centrali e quelli periferici, passando per piazza Mercato fino a quell’ombelico del mondo che in queste ore è Fuorigrotta con il suo stadio intitolato al Pibe de oro.
Tanti tifosi o anche solo curiosi affollano la metro linea 1: da Piscinola si sale ad ogni fermata. Molti scendono a piazza Dante, dove l’emiciclo vanvitelliano sembra stare lì proprio per accogliere fra le sue braccia la folla festante dove non mancano bambini e anche bimbi che indossano il completo della squadra del cuore. Tanti, tantissimi scelgono di scendere a via Toledo, risalendo il ventre della città attraverso quella che è nota per essere la fermata metro più bella del mondo e che con il mosaico azzurro che si staglia sulle teste dei passeggeri in uscita invita a “riveder le stelle”. Altro non vogliono i napoletani tifosi sempre o quelli che tifosi lo sono solo oggi che rivedere le stelle. Lo vogliono i sorrisi dei tanti che da Toledo con una fiumana umana arrivano poi a piazza del Plebiscito per sperare tutti insieme, migliaia, nel risultato migliore. E più semplicemente, per avere sempre qualcosa in cui sperare.
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